Irregolarità nella gestione dei liquidi speciali del depuratore: quattro denunciati
A finire nei guai sono stati degli impiegati dell’Aica: dei tecnici e dei responsabili
Irregolarità nell’attività di gestione dei liquidi speciali e non pericolosi. E’ questo quello che avrebbero riscontrato i carabinieri del centro Anticrimine Natura di Agrigento, assieme ai militari dell’Arma della compagnia di Licata e con il supporto dell’Arpa, durante un controllo all’impianto di depurazione delle acque reflue urbane di contrada Ripellino. Impianto gestito da Aica. Quattro le persone che sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Agrigento.
I carabinieri avrebbero riscontrato irregolarità nella gestione di rifiuti liquidi speciali non pericolosi, in particolar modo nella raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti in mancanza di prescritta autorizzazione. Sono scattate dunque le denunce a carico di quattro impiegati dell’Aica: dei tecnici e dei responsabili. L’impianto di depurazione delle acque reflue di contrada Ripellino non è stato però posto sotto sequestro. E’ rimasto perfettamente funzionante e sempre gestito dall’Aica.
Sistematicamente gli impianti di depurazione dell’Agrigentino, sia in occasione dei periodi di raccolta e molitura olive, sia quando si registrano malfunzionamenti, vengono sottoposti a controlli da parte dei carabinieri del centro Anticrimine Natura di Agrigento.
Nel 2021 – accertato il malfunzionamento della vasca di ossidazione, dovuto alla rottura di due pompe, - furono i carabinieri del Noe a fare scattare il sequestro del depuratore del Villaggio Mosè. Quell’impianto che non era la prima volta, di fatto, che andata in tilt perché è fortemente sottodimensionato rispetto all’area servita: Villaggio Mosè, Cannatello e Favara.