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Cronaca

Vigili urbani, non ci sono agenti a sufficienza: nasce un coordinamento tecnico

Il comandante Di Giovanni: "Se, ad esempio, in occasione del Giro d’Italia o del Mandorlo in fiore non avremo agenti a sufficienza, Agrigento chiederà aiuto, sempre ad esempio, a Siculiana o a Porto Empedocle"

Nasce il coordinamento tecnico fra tutti i comandi della polizia municipale dei Comuni Agrigentini. Accadrà, sabato, in occasione del 148esimo anniversario della costituzione del corpo di polizia municipale del Comune di Agrigento e in concomitanza con la festa del santo patrono delle polizie municipali di’Italia. I vigili urbani in servizio, ad Agrigento come nel resto dei Comuni della provincia, sono sempre di meno. La coperta è corta, dunque. E allora i comandanti dei vari comandi hanno deciso di darsi una mano fra di loro. “Se, ad esempio, in occasione del Giro d’Italia o del Mandorlo in fiore – ha spiegato ieri il comandante della polizia municipale di Agrigento, Gaetano Di Giovanni, - non avremo agenti a sufficienza, Agrigento chiederà aiuto, sempre ad esempio, a Siculiana o a Porto Empedocle. E naturalmente Agrigento sarà a disposizione per le esigenze degli altri Comuni”. La nascita di questo coordinamento tecnico verrà sancita sabato mattina, al comando della polizia municipale in via Parco del Mediterraneo a Villaseta. Ma qual è la reale situazione dell’organico della polizia municipale di Agrigento? “Abbastanza complicata – risponde lo stesso comandante - . Al momento mancano 45 vigili previsti in pianta organica e sarà sempre peggio perché nei prossimi sei anni, alla spicciolata, andranno via, per pensionamenti, altri 50 vigili. Se non dovesse succedere qualcosa, la nostra presenza si ridurrà veramente ai minimi termini, ai minimi storici. Non c’è più, per ora, il progetto Obiettivo – ha confermato il comandante Di Giovanni – che tanto aveva funzionato consentendo anche di assolvere perfettamente alla direttive del questore. Ci siamo, infatti, occupati della movida e della Ztl di via Atenea e tanti vigili, con la loro presenza in centro, hanno contribuito a dare senso di sicurezza e serenità ai cittadini. Terminato il progetto Obiettivo, nelle ultime settimane abbiamo perso due vigili che sono andati in Procura e presto andranno in pensione due commissari”. Ecco, dunque, che la coperta è veramente sempre più corta. Ed è indispensabile correre ai ripari. “Con il coordinamento tecnico fra tutti i comandi riusciremo a far fronte ad esigenze particolari dei vari Comuni – ha aggiunto il comandante Gaetano Di Giovanni - . Ma tutti insieme cercheremo inoltre di ottenere l’equiparazione giuridica alle altre forze di polizia, perché la polizia municipale è una polizia di prossimità che risponde alle esigenze dei cittadini e dunque non è giusta questa disparità di trattamento”.

Le divise e le apparecchiature si stanno comprando. E qualcosa è già arrivato a destinazione. Ma quello che manca, al comando della polizia municipale, sono, dunque, proprio gli uomini. E le donne, naturalmente. "Mancano 45 unità. Per legge, essendo previsto un vigile urbano ogni 500 abitanti, dovremmo essere 220. Ma siamo sotto organico invece. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, ossia l'integrazione oraria per il personale a tempo determinato, ma naturalmente ci sono cose che vanno oltre la mia competenza". E i concorsi?  "Concorsi pubblici, ma anche mobilità. Ma per fare questo non serve soltanto la volontà di farlo, ma servono anche e soprattutto i soldi – ha ammesso lo stesso comandante Di Giovanni - . Di recente ho chiesto 5 unità di personale amministrativo. L'idea era: lasciare in ufficio questo personale amministrativo e mettere in strada più vigili. E' una richiesta che non è stata evasa".

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