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Nudisti a Torre Salsa, è ancora bufera: spunta la denuncia del direttore della riserva

Oggetto scatenante sarebbe stato il montaggio, non autorizzato, di un campetto di beach volley

I nudisti a Torre Salsa diventano un caso. Gli ambientalisti non sentono ragioni ed i naturisti reclamano i loro spazi. Ad alzare la voce è il direttore della riserva naturale gestita dal Wwf, Alessandro Salemi. Infatti, è stato segnalato un campetto di beach volley. La struttura, secondo Salemi, sarebbe stata montata senza alcuna autorizzazione. "Così come - dice il direttore della riserva al Giornale di Sicilia - non è mai stata autorizzata nessuna attività legata al naturismo”. La replica dei naturisti non si è fatta di certo attendere.

“Occorre precisare – dice Leonardo Rosso - che ciò che è apparso come un evento in realtà rappresenta la normale affluenza della spiaggia nei mesi di luglio e agosto, nessun evento è stato organizzato dall’associazione. Il gazebo era di una coppia di naturisti che non fanno parte dell’associazione e che si erano posizionati vicino a noi. L’associazione – spiega - è presente in spiaggia ogni domenica, con i propri soci, il cui numero di norma non supera le 25 unità. E così abbiamo fatto anche domenica scorsa. La spiaggia ogni weekend si affolla con centinaia di naturisti, molti dei quali, sentendosi rassicurati dalla presenza dell’associazione, non si disperdono nella sconfinata spiaggia, ma scelgono di posizionare i loro ombrelloni nella medesima area storicamente frequentata da naturisti, come ha avuto modo di deliberare il tribunale di Agrigento nel gennaio 2014. Quindi - prosegue la nota - delle centinaia di persone noi eravamo una piccolissima parte, tutti gli altri erano naturisti che nulla hanno a che vedere con l’associazione. Molti dei nostri soci - prosegue la nota dell’associazione - sono in possesso di una bandiera dell’associazione che viene esposta in molte spiagge siciliane, perché esporre la bandiera dà senso di appartenenza e allontana coloro che nella nudità intravedono comportamenti trasgressivi. Il campo da beach volley all’inizio dell’area naturista era di un gruppo di ragazzi non appartenenti all’associazione e che si sono offerti di farci esporre la bandiera. Non un evento quindi, ma una normale domenica dove centinaia di naturisti provenienti da tutta la Sicilia, alcuni anche da altre regioni e dall’estero, si sono riuniti in maniera spontanea in un tratto di spiaggia in cui la nudità è stata ritenuta lecita da una sentenza del tribunale di Agrigento e in cui la pratica naturista contribuisce in maniera significativa all’economia di un area geografica che va da Agrigento a Sciacca. Una regolamentazione del naturismo – rincara la dose  l’associazione - aiuterebbe a risolvere alcuni problemi attualmente presenti, quali la presenza di atteggiamenti sessualmente espliciti che a volte si verificano, di cui prendiamo le assolute distanze, e la cui unica difesa attualmente è quella di farci riconoscere tramite l’esposizione della bandiera, portavoce dei nostri valori e della nostra morale”.

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