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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Interdittiva antimafia alla Girgenti Acque: a fine aprile deciderà il Cga

Il gruppo Campione e altri soci sono ricorsi in appello contro l'ordinanza del 2019 che confermò la fondatezza della misura disposta dalla Prefettura: la gestione del servizio idrico, però, dovrebbe essere al sicuro

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Sicilia sarà chiamato il prossimo 14 aprile a pronunciarsi sul ricorso presentato dal gruppo Campione e altri soci della Girgenti Aque per ottenere l'annullamento e la sospensione dell'interdittiva antimafia siglata nel 2017 attraverso la riformula del pronunciamento del Tar risalente al 2019.

In quell'occasione il Tribunale amministrativo regionale ritenne che il provvedimento firmato dall'allora prefetto Dario Caputo, potesse resistere "alle censure articolate in ricorso, in quanto gli elementi di fatto raccolti, unitariamente valutati.... dimostrano l’esistenza di un pericolo di una permeabilità della struttura societaria a possibili tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata", e che comunque non vi fosse un effettivo rischio di perdita immediata per i soci. Anzi, ritennero i giudici amministrativi che una gestione commissariale avrebbe quasi fatto "bene" alla società, che presentava una grave situazione finanziaria e che oggi, si ricorderà, è alle porte di un percorso di fallimento "accompagnato".

Cosa potrebbe accadere se l'interdittiva non dovesse reggere al vaglio del Cga? In realtà poco sotto il profilo della gestione del servizio idrico, stante che l'Assemblea ha già rescisso ogni contratto con Girgenti Acque, contestando inadempienze che vanno al di là di ogni valutazione strettamente incentrata sull'interdittiva, come sempre i giudici amministrativi hanno evidenziato. 

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