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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Duty free", quella pratica degli "amici" di Lampedusa da sistemare: «Vedi che si può fare...»

Il direttore dell'Agenzia delle entrate di Agrigento non si faceva problemi a parlare senza mezzi termini al cellulare. La vicenda riguarda una ditta di autonoleggio di Lampedusa, la cui titolare è un'amica del funzionario Tonino Migliaccio. Ma la pratica finisce nelle mani di un "collega con cui non si può chiacchierare". E il direttore la passa ad un altro funzionario

"E' una pratica di amici, vedi quello che si può fare". Il direttore dell'Agenzia delle entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, non si faceva problemi. E parlava così al telefono con Marco La Perna, funzionario della stessa agenzia. Il discorso era riferito alla pratica riguardante l'autonoleggio di Vincenza Maria Lombardo di Lampedusa. Un incartamento che conteneva tre accertamenti fiscali (per le annualità 2006, 2007 e 2008). Ma che "andava trattato in maniera diversa" perché la ditta era di amici intimi di Antonino "Tonino" Migliaccio, anche lui funzionario dell'Agenzia delle entrate di Agrigento. 

Nel corso delle indagini, infatti, è emerso come Vincenzo Tascarella, Filippo Ciaravella, Antonino Migliaccio (tutti funzionari dell'Agenzia) e Pietro Pasquale Leto (direttore dell'ufficio) abbiano orientato il proprio comportamento in favore della ditta "Autonoleggio di Vincenza Maria Lombardo", arrivando al punto di porre sostanzialmente nel nulla i tre accertamenti fiscali.

Il contenzioso riguardava degli accertamenti scaturiti da un controllo della Brigata guardia di finanza di Lampedusa. Nell’ambito della trattazione, il fascicolo risultava inizialmente assegnato al funzionario Stefano Spoto, il quale, a causa di un infortunio non era però più in grado di seguirlo. Per questo motivo l’ufficio aveva affidato la pratica ad un diverso funzionario, Salvatore Vaccaro. "Ma con Totò (Vaccaro) non è che ci si può chiacchierare....peggio è" diceva Leto parlando al telefono con il funzionario Vincenzo Tascarella. 

Intanto il Migliaccio (amico della Lombardo) si sarebbe attivato per intervenire in qualche modo affinché diminuissero le somme da versare al fisco. 

E' il 18 ottobre del 2013 e i militari della guardia di finanza intercettano una telefonata tra Vincenzo Tascarella (T) e Pietro Pasquale Leto (L).

T: ...Una cosa a te devo dire Piè?...
L: Dimmela!
T: Eh, vedi che Tonino ha bisogno del tuo aiuto, mi ha detto oggi
L: Chi?
T: Tonino, Toninello bello.
L: E chi è Tonino?
T: Tonino Migliaccio... e ci sono quelli che ritornano lunedì quella conciliazione, quella di Lampedusa.
L: e ma dice che avevano fatto tutte cose e chi ce l'ha?
T: e allora, avevano fatto tutto, aveva appuntato tutto Stefano (SPOTO ndr), ma lo sai che Stefano è caduto e si è rotto il femore?
L: Si me l'ha detto Marcuzzo (LA PERNA, ndr)
T: E non si sa cosa abbia scritto, che cosa abbia fatto, e la pratica ora ce l'ha Totò VACCARO.
L: Minchia!
T: Minchia, sempre lui dice capita!
L: Chi l'aveva prima era meglio!
T: e ma io non lo sapevo, perché dico, altrimenti parlavo a Vittorio e gli dicevo dagliela a Filippo (CIARAVELLA, ndr) che si ragiona meglio di sta cosa.
L: Oh neanche paragone! Minchia con quello (Totò Vaccaro) ...
T: E quindi mi ha detto oggi Tonino (MIGLIACCIO, ndr) mentre stavamo firmando e mi ha detto digli a Pietro (LETO, ndr) che ho bisogno di aiuto, perché gli ha parlato lui con coso...
L: Con chi?
T: Aveva parlato con Totò (VACCARO, ndr), lo sai Totò come ragiona!
L: E a me lo dici!
T: (Risata).... Vabbè io stasera lo chiamo e glielo dico, vediamo...
L: gli dici che lunedì chiamo a Marcuzzo (LA PERNA dirigente in Agrigento) io e gli dico che se la prende lui (la pratica, ndr) e poi vediamo
T: va bene
L: va bene, prende lui e la dà a Filippo (CIARAVELLA, ndr) la dà a Franco CACI, e perché con quello (Totò VACCARO) non è che ci si può chiacchierare....peggio è
T: Niente, niente si può fare
L: Si, ma un personaggio! Ma altrimenti te lo devi sbattere davanti, ma queste cose di presenza però!
T: e appunto dico, queste cose per telefono non si possono fare
L: No, no, no eeelascia stare che lunedì telefono a Marcuzzo (Marco LA PERNA), tu fai una cosa, lunedì ricordamelo...
T: Va bene
L:... chissà me lo dimentico, verso le undici, ma io penso che prima delle 11 lo chiamo a Marcuzzo, e gli dico che fa un altro piano e la passa a Franco CACI che è meglio, va bene, va bene?
T: va bene
L: E come si chiama io l'ho dimenticato come si chiama
T: LOMBARDO. LOMBARDO si chiama.
L: Ah, Lombardo, va bene
T: LOMBARDO Vincenzo Maria

Passano un paio di giorni ed effettivamente Leto (L) ne parla con il funzionario Marco La Perna (M) al quale sottolinea che la pratica riguarda "amici", chiedendo di "fare qualcosa". 

L: Pronto?
M: Oh Pietro, Marco sono, ciao.
L: Uè ciao Marco
M: Eh, mi hanno detto coso che mi avete cercato.
L: Si, ti dovevo chiedere una cortesia.
M: Eh, dimmi.
L: C'è una pratica che non mi ricordo il cognome, fattelo dire da TASCARELLA....
M: Eh, si.
L: Che ce l'ha Totò VACCARO...
M: Eh!
L: E' una cosa di amici, vedi se...con Totò VACCARO non si può chiacchierare, però il cognome lo devi domandare a TASCARELLA.
M: Vabbè, vabbè, ci penso io.
L: Va bene?
M: ok, ok
L: Vedi quello che si può fare nei limiti del possibile.
M: ok, ok, ok
L: va bene?
M: Ok
L: Ti saluto
M: Grazie, ciao ciao, ciao
L: Ciao.

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