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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Blitz "Demetra", Distefano confessò: ecco alcune intercettazioni

L'indagine partì nel 2011, ma come "oggetto" aveva 22 assegni rubati. Sono stati i carabinieri, nel corso dell'inchiesta, a scoprire la truffa. Ma qualcuno capì dell'indagine. Le intercettazioni telefoniche

 Continuano ad emergere nuovi dettagli sull'operazione "Demetra", che la notte tra venerdì e sabato scorso ha messo fine a un'organizzazione dedita alle truffe a Inail e Inps, tramite false società, false assunzioni e falsi infortuni sul lavoro

Otto le persone destinatarie di misure cautelari (le foto degli arrestati). Ottantasette, invece, gli indagati in totale. In carcere sono finiti Enzo Terrazzino, 49 anni, di Raffadali, ex consigliere provinciale (Mpa), e Giorgio Lo Presti, ragioniere 59enne di Porto Empedocle. Ai domiciliari, invece, il dirigente medico dell'Inail di Agrigento Salvatore Conti, 56 anni; il medico radiologo agrigentino Salvo Russo, 35 anni; l'empedoclino Salvatore Borsellino, 33 anni; il 37enne empedoclino Giuseppe Gangarossa. Obbligo di presentazione alla pg, invece, per Daniele Moscato, 31 anni, di Porto Empedocle; e divieto di dimora nella provincia di Agrigento per Luca Distefano, empedoclino di 30 anni, impiegato alla Ksm di Agrigento, società di polizia privata.

Sarebbe stata proprio la guardia giurata a confessare tutto ai magistrati della Procura della Repubblica di Agrigento: Distefano ha dichiarato che la Demetra - e le altre società interessate dalle indagini - erano state create appositamente per l’illecita finalità di ottenere indennizzi da parte dell’Inail a fronte di infortuni inesistenti.

L'indagine partì nel 2011, ma come "oggetto" aveva 22 assegni rubati e successivamente alterati. Sono stati i carabinieri di Siculiana ad avviare l'inchiesta: cuffie alle orecchie, hanno ascoltato i telefoni di numerose persone coinvolte, arrivando poi a scoprire la truffa. 

Operazione "Demetra", il blitz dei carabinieri

Ma alcuni degli indagati avevano già capito di essere sotto la lente d'ingrandimento della giustizia. A dimostrarlo sono state le intercettazioni telefoniche, da dove è emersa la "preoccupazione" per alcune convocazioni da parte dei carabinieri. Come la telefonata tra il ragioniere Giorgio Lo Presti, arrestato nel blitz, e Massimo Biancola, fratello di Edmondo, quest'ultimo tra i falsi lavoratori indagati. Biancola dice a Lo Presti che il fratello Edmondo è stato chiamato dai carabinieri per essere sentito in merito ai lavori eseguiti per la "Ditta Santamaria" e che lo stesso, inoltre, rischia di essere denunciato in quanto la ditta, dai controlli eseguiti, non risulta essere mai esistita. Il Lo Presti, allarmato dalla notizia, chiede di parlare direttamente con il fratello Edmondo che gli viene immediatamente passato. Edmondo racconta così di aver detto ai carabinieri di aver lavorato per la ditta e che in seguito ad un infortunio sul lavoro si era fermato, come aveva anche comunicato all'Inail. Il Lo Presti, pur preoccupato, rasserena l'interlocutore e lo invita a contattare Luca Distefano per informarlo dell'accaduto.

Ecco l'intercettazione:
GIORGIO: Massimo ciao.
MASSIMO: Ma dove sei?
GIORGIO: Qua, all'Ospedale.
MASSIMO: No, per il fatto di Edmondo.
GIORGIO: Come?
MASSIMO: Ti devo parlare del fatto di Edmondo.
GIORGIO: E che cosa è successo?
MASSIMO: Cosa è successo? Che l'hanno chiamato i Carabinieri.
GIORGIO: E perchè?
MASSIMO: Per il fatto di quando lavorava la ( Ditta SANTAMARIA).
GIORGIO: Da SANTAMARIA....da coso ( intende BORSELLINO Salvatore)..eh?
MASSIMO: Da SANTAMARIA.....ed è denunciato.
GIORGIO: Perchè?
MASSIMO: Che ti hanno detto che sei denunciato? ( si rivolge al fratello Edmundo al suo fianco durante la conversazione).
EDMUNDO: Che scatta la denuncia! (si sente la sua voce essendo vicino al telefono cellulare).
MASSIMO: Scatta la denuncia dice.
GIORGIO: Ma per fare.....Perchè ? Perchè hanno visto che il rapporto...Passamelo passamelo! (Giorgio preoccupato vuole parlare con Edmundo per sapere cosa ha riferito ai Carabinieri).
EDMUNDO: Giò (Giorgio).
GIORGIO: Edì (Edmundo).
EDMUNDO: Dove sei? Non ci possiamo vedere?
GIORGIO: Io sono all'Ospedale, cosa è successo?
EDMUNDO: Niente, mi hanno mandato a chiamare i Carabinieri, per quando sono andato a lavorare la ( Ditta SANTAMARIA).
GIORGIO: (Annuisce).
EDMUNDO: E mi hanno detto che scatta la denuncia, hanno voluto sapere il fatto, io gli ho detto il fatto com'è stato.
GIORGIO: (Annuisce).
EDMUNDO: Però io...C'era una carta tua scritta pure..
GIORGIO: Una carta?
EDMUNDO: Una carta tua scritta, col nome tuo, una dichiarazione tua.
GIORGIO: E perchè?
EDMUNDO: Che diceva che mi hai mandato tu a lavorare la (Ditta SANTAMARIA). 
GIORGIO: (Annuisce)...No, io ti ho mandato?
EDMUNDO: C'era scritto la (sulla dichiarazione).
GIORGIO: No, io gli ho detto, quando mi hanno interrogato, io ho pregato la Ditta (SANTAMARIA) di farlo lavorare e che gli ho detto di male?
EDMUNDO: (Annuisce)....Ed io gli ho detto che me ne sono andato li a lavorare (c/o Ditta SANTAMARIA), che tramite mio fratello (Massimo) ho trovato lavoro e me ne sono andato la a lavorare (Ditta SANTAMARIA), ho dichiarato che , è giusto che...
GIORGIO: (Annuisce)....Va bene, non ti ricordavi, niente, non ti preoccupare, questo c'è? E cosa ti hanno detto?
EDMUNDO: Niente, mi hanno fatto fare la relazione.
GIORGIO: E va bene, niente di trascindentale, non ti preoccupare.
EDMUNDO: Però  fogli non ne ho firmati, Giò (Giorgio).
GIORGIO: Ah?
EDMUNDO: Fogli non ne ho firmati perchè mi spaventavo e ora ci metto l'avvocato o no?
GIORGIO: E niente Edmundo, non ti preoccupare, niente,  fesserie sono! Sono cose che chiedono loro ( i Carabinieri) perchè giustamente stanno controllando.
EDMUNDO: Io come ho dichiarato all'INAIL, com'è stato che mi sono fatto male, ho dichiarato.
GIORGIO: Si, ma loro (i Carabinieri) perchè hanno fatto questo controllo?
EDMUNDO: Non lo sò, che ne sò perchè? Dicono che la Ditta (SANTAMARIA) non c'è?  Ed io per chi lavoravo? 
GIORGIO: Ah perchè la Ditta  (SANTAMARIA) ...Forse stanno facendo il controllo alla Ditta  (SANTAMARIA)?..
EDMUNDO: Eh, dicono che questa Ditta (SANTAMARIA) non c'è, ma io ho detto che me ne andavo la a lavorare, poi sono caduto e mi sono fatto male.
GIORGIO: Esatto! Hai fatto bene!
EDMUNDO: E poi ( i Carabinieri) mi volevano far firmare i fogli, ma fogli non ne ho firmati, glielo devo dire all'avvocato? Qua qualche denuncia mi vogliono fare!
GIORGIO: No, niente fanno, non ti preoccupare!
EDMUNDO: Quello ha detto che c'è la denuncia Giorgio!
GIORGIO: Loro (i Carabinieri) stanno scoprendo...Stanno vedendo perchè la Ditta (SANTAMARIA) non.....Secondo loro ( i Carabinieri) non esisteva, capito?
EDMUNDO: (Annuisce).....E  a me cosa mi interessa della Ditta (SANTAMARIA)?  Io me ne andavo a lavorare, mi stoccavo le ossa!
GIORGIO: Esatto! Esatto! L'importante è che tu hai dichiarato questo!
EDMUNDO: Però non ho firmato i fogli delle mie dichiarazioni.
GIORGIO: Esatto!
EDMUNDO: E che devo fare? Oggi pomeriggio sei allo Studio?
GIORGIO: No, niente niente....Edmundo, non c'è niente di preoccupante, stai tranquillo.
EDMUNDO: Oggi vengo dai.
GIORGIO: (Annuisce).
EDMUNDO: Ma glielo metto l'avvocato, lo devo chiamare l'avvocato, glielo devo dire Giorgio?
GIORGIO: Lascia stare, tu telefona a Luca (DISTEFANO), glielo dici questo discorso.
EDMUNDO: Va bene.
GIORGIO: Perchè è giusto che lui (Luca DISTEFANO) lo sappia.
EDMUNDO: Va bene dai, chiudo.
GIORGIO: Giusto?
EDMUNDO: Va bene.
GIORGIO: Va bene Edmundo, ciao.
EDMUNDO: Ciao.

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