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Giovedì, 18 Aprile 2024
L'allarme

Scarti dei frantoi sui fiumi, la denuncia di Mareamico: "Così uccidono il nostro mare"

L'associazione punta l'indice sugli imprenditori che danneggerebbero l'ambiente: "Inquinano 200 volte più delle fogne"

"Via via che la campagna oliaria va avanti, contemporaneamente cambia il colore di parecchi fiumi. Questo accade perché diversi imprenditori disonesti abbandonano in natura lo scarto della molitura delle olive: l’acqua di vegetazione".

La denuncia è dell'associazione Mareamico che documenta lo scempio con foto e video. "Questo rifiuto, quando finisce nei corsi d’acqua o in mare, distrugge tutto. Le acque di vegetazione - aggiunge - sono 200 volte più inquinanti delle fogne, poiché sottraendo l'ossigeno alle acque, provocano la morte di tutte le specie viventi in quel luogo.
Anche quest’anno - prosegue l'associazione - il corso d’acqua più inquinato nell’agrigentino è il fiume Naro che sfocia nel mare di Cannatello ad Agrigento. Questo perché nel suo bacino d’utenza ci sono diversi comuni come Canicattì, Naro, Camastra e Favara, che hanno parecchi frantoi in attività".

Mareamico conclude: "Tutto ciò accade nonostante l’intensa attività dei carabinieri del nucleo forestale, che ogni anno sono impegnati nell’attività di contrasto di questa follia collettiva".

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