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Giovedì, 25 Aprile 2024
La sentenza

"Niente indennità ai medici da 16 anni": l'Asp condannata a risarcire 700mila euro

La Cassazione accoglie definitivamente le richieste di 21 sanitari che reclamavano l'adozione di un provvedimento che aumentasse, in base a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, lo stipendio: i giudici riconoscono l'inadempimento

Dal 2007 non hanno riconosciuto ai propri dipendenti "l'indennità variabile aziendale", una sorta di somma integrativa dello stipendio da contrattare con i sindacati e aggiungere alla paga. L'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento dovrà adesso pagare un maxi risarcimento di 700 mila euro a ventuno medici che si sono rivolti al tribunale del lavoro chiedendo che l'azienda venisse dichiarata inadempiente.

I ventuno professionisti, che sono stati rappresentati e difesi dall'avvocato Giuseppe Vitale, dal 2007 reclamavano l'adozione, da parte dell'azienda, di un atto deliberativo che riconoscesse loro l'indennità variabile, prevista dal contratto collettivo nazionale. L'Asp, rappresentata in giudizio dall'avvocato Gianluca Sprio, aveva replicato, fra le altre cose, la difficoltà nell'adozione del provvedimento legata alle stringenti direttive della Regione. La procedura, in sedici anni, ha portato al solo riconoscimento di tre fasce di dipendenti ai quali dovere riconoscere l'indennità ma senza l'adozione di un provvedimento conclusivo. 

In primo grado il giudice del lavoro di Agrigento aveva dato ragione all'Asp. Verdetto che, in seguito, è stato ribaltato dalla Corte di appello di Palermo e, adesso, è diventato definitivo con il pronunciamento della Cassazione. 

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