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Cronaca Porto Empedocle

Uccise il figlio a Porto Empedocle, l'autopsia rivela: "Quel coltello non è l'arma del delitto"

Perché Pietrino Falzone avrebbe dovuto mentire? Come sono andati realmente i fatti? Sta coprendo qualcuno? E' ancora credibile per i magistrati la deposizione dell'uomo? Con questo nuovo retroscena le indagini ripartono da zero

A colpire sul torace il giovane Marco Falzone non è stato il coltello indicato dal padre Pietrino, reo confesso dell'omicidio del figlio. A stabilirlo è stata l'autopsia eseguita sul corpo del 24enne. Secondo il medico legale, infatti, la ferita sul petto di Marco Falzone non è compatibile con il coltello bianco da cucina indicato dal padre come arma del delitto

E non sarebbe compatibile nemmeno con il resto dei coltelli sequestrati dai carabinieri del Nucleo operativo di Agrigento in casa dei Falzone lo scorso martedì 27 maggio, poche ore dopo il fatto. Adesso si aprono nuovi scenari. I carabinieri di Agrigento, comandati dal capitano Giuseppe Asti e dal tenente Nicolò Morandi, che indagano sotto il coordinamento del pm Alessandro Macaluso, stanno vagliando tutte le piste. Potrebbe rimettersi in gioco l'intera dinamica dei fatti. 

Nell'interrogatorio avvenuto nella stazione dei carabinieri di Porto Empedocle alcune ore dopo l'omicidio, Pietrino Falzone aveva confessato dinnanzi al dottore Macaluso di aver colpito il figlio con un coltello bianco

Si copre, quindi, di giallo quello che sembrava un omicidio avvenuto quasi "per errore", al culmine di un'animata discussione, ma comunque (apparentemente) chiaro nella dinamica dei fatti. Ma perché Pietrino Falzone avrebbe dovuto mentire? Come sono andati realmente i fatti? Sta coprendo qualcuno? E' ancora credibile per i magistrati la deposizione dell'uomo? Con questo nuovo retroscena le indagini ripartono da zero.

Porto Empedocle, uccide il figlio con una coltellata: le foto

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