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Cronaca

Troppi incidenti stradali, "pugno duro" dei carabinieri per educare

I militari si stanno concentrando sulla sensibilizzazione a modalità di guida corrette e dunque cintura di sicurezza allacciata, niente utilizzo di cellulare e no alcol prima di guidare

Troppi incidenti stradali. Troppe tragedie, negli ultimi giorni, passando da Racalmuto a Comitini e da Agrigento e Ribera. Il comando provinciale dei carabinieri ha schierato, lungo le principali strade statali, una sorta di taske force per realizzare controlli mirati e, soprattutto, per sensibilizzare giovani – ma non soltanto – ad una guida più prudente e responsabile. Il comando provinciale dei carabinieri, dopo aver lanciato un accorato appello a tutti gli automobilisti, è passato alle vie di fatto: da un paio di giorni, sia all’ingresso di Agrigento, che lungo altre strade statali della provincia, vengono realizzati controlli capillari sulla circolazione stradale.

L'appello dei carabinieri: "Responsabilità e prudenza alla guida"

I militari si stanno concentrando sulla sensibilizzazione a modalità di guida corrette e dunque cintura di sicurezza allacciata, niente utilizzo del telefono cellulare, meno che mai per rispondere a un Sms o per farsi un selfie, niente voltante di un’autovettura dopo aver magari bevuto qualche bicchierino di troppo. E poi, attenzione massima alla copertura assicurativa e alla revisione del mezzo, nonché a fare in modo che macchine e motorini siano perfettamente funzionati e con ruote adeguate. I carabinieri, con la loro presenza sul campo, oltre a ripristinare la legalità e il pieno rispetto del codice della strada vogliono – più o meno direttamente – dare un segnale concreto e vogliono fare in modo che non continuino a ripetersi tutti questi gravi incidenti che hanno distrutto intere famiglie.

Da Licata a Canicattì, da Sciacca a Cammarata, non tralasciando la città dei Templi. Per tutta la sera e fino a notte inoltrata, oltre 50 pattuglie dell’Arma, circa 150 carabinieri, hanno perlustrato tutto il territorio provinciale, effettuando un centinaio di posti di blocco in tutte le principali arterie. Un occhio particolare è stato poi dato all’uso del casco protettivo, ma anche allo stato degli pneumatici e, soprattutto fuori dai centri abitati, all’uso delle cinture di sicurezza. Sono scesi in campo i carabinieri di tutte le compagnie del comando provinciale, al comando degli ufficiali responsabili che hanno piazzato nei punti nevralgici del territorio pattuglie delle stazioni e tenenze dell’Arma, ma anche motociclisti e autoradio di tutti nuclei radiomobili. 

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