Inchiesta Montagna, sorveglianza speciale per 65enne: fu considerato "reggente di Cosa Nostra raffadalese"
Dalla Questura anche un secondo provvedimento indirizzato ad un palermitano, ma residente a Porto Empedocle. L'uomo è ritenuto un "personaggio di elevata pericolosità sociale"
Nuovi provvedimenti da parte del questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, a quei soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Sono due le persone che dovranno osservare i nuvi provvedimenti. Un uomo di Raffadali e un palermitano residente a Porto Empedocle.
Nel dettaglio, quattro anni di sorveglianza speciale per Antonio Vizzì raffadalese di 65 anni. La sua figura è stata messa in evidenza nell’operazione "Montagna" del 2018. Il 65enne stato e stato condannato alla pena 14 anni di reclusione, con sentenza del 25 luglio 2019 del Gup di Palermo, in quanto reggente della famiglia mafiosa “Cosa Nostra” di Raffadali. L’uomo è sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
S.G., nato a Palermo e residente a Porto Empedocle, 39enne nei cui confronti è stata aggravata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, prolungandone la durata di 1 anno. Personaggio di elevata pericolosità sociale incline alla commissione di reati in materia di truffa tramite compravendite on-line, portati a termine in modo seriale.