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Cronaca Santa Margherita di Belice

Inchiesta "Caronte", l'indagato Morreale respinge ogni accusa

Il quarantottenne è stato interrogato, per rogatoria, dal giudice del tribunale di Sciacca Rosario Di Gioia

Giuseppe Morreale, di 48 anni, di Santa Margherita Belice, ha respinto le accuse, ieri pomeriggio, nell’interrogatorio di garanzia, al palazzo di giustizia di Sciacca. Il margheritese è ai domiciliari, indagato nell’inchiesta "Caronte" della Procura della Repubblica di Marsala per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È stato interrogato, per rogatoria, dal giudice del tribunale di Sciacca Rosario Di Gioia.

Tre indagati di primo piano sono irreperibili 

A Morreale vengono contestati contatti con un altro indagato, Salvatore Calcara, di 49 anni, di Sambuca, commerciante di auto, finito in carcere, che avrebbe tenuto rapporti con la Tunisia, Paese dal quale arrivavano i migranti. "Morreale e Calcara si conoscono fin da quando erano ragazzi – dice, al Giornale di Sicilia, l’avvocato Antonino Augello, difensore del margheritese – ma lui non ha mai fornito alcun supporto riguardante i migranti. Ma come avrebbe potuto fornirlo accompagnandoli al loro arrivo lui che non ha neppure la patente di guida".

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Dopo l’interrogatorio di Montasar Bouaicha, di 27 anni, tunisino, accusato di essere stato scafista, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, e di Morreale, che, invece, ha respinto le accuse, oggi, nel carcere di Trapani, toccherà a Salvatore Calcara e Marco Bucalo, di 31 anni, di Menfi, commerciante di prodotti agricoli, difesi, rispettivamente, dagli avvocati Accursio Gagliano e Luigi La Placa.

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