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Cronaca

Scoppia incendio in ospedale: fumo nei corridoi del San Giovanni di Dio

Il segretario territoriale del sindacato degli infermieri, Angelo Amato, chiede di attivare il servizio di sorveglianza 24 ore su 24. Il rogo, fortunatamente senza gravi conseguenze, è divampato sabato scorso

Un incendio, fortunatamente senza gravi conseguenze, è divampato sabato scorso all'ospedale San Giovanni di Dio. In uno dei locali del primo piano gli operatori sono stati allertati da un utente che aveva segnalato, lungo il corridoio di collegamento tra il pronto soccorso e la scala D, un forte odore di bruciato con presenza di fumo. Sul posto sono giunti tempestivamente i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio prima che la situazione degenerasse.

Sulla vicenda è intervenuto il segretario territoriale del Nursind di Agrigento, Angelo Amato, che - raccontando l'episodio - sollecita l'attivazione di un servizio di sorveglianza antincendio 24 ore su 24. 

"Gli operatori - scrive il sindacalista in una nota, ricostruendo l'accaduto - hanno allertato immediatamente il centralino perché venisse avvisata la squadra antincendio sita nelle vicinanze. Contemporaneamente un operatore del pronto soccorso si è recato sul luogo constatando che in una delle stanze vicina ai servizi sociali c'era presenza di fumo e odore di bruciato e non potendo entrare poiché chiusa ha ricontattati il centralino per avere notizie della squadra antincendio. Il centralinista ha messo al corrente l’operatore che che tutti i suoi tentativi di comunicare con la squadra antincendio sono risultati vani in quanto non c'era nessuno nella centrale degli allarmi".

"Nel frattempo - si legge ancora nella nota del sindacato - sono giunti sul posto alcuni addetti dell’ufficio tecnico e della portineria che insieme all’operatore hanno deciso di contattare il 115 e far intervenire i vigili del fuoco i quali, intervenuti sul posto, hanno divelto la porta (nessuno dei presenti infatti era in possesso della chiave) e hanno spento l’incendio causato da un apparecchio elettrico sito nella stanza".

"Ci resta da considerare con molta amarezza – conclude Amato - che cosa sarebbe accaduto se l’episodio non fosse stato segnalato da un utente e se gli operatori del vicino pronto soccorso non avessero segnalato con assoluto tempismo l’allarme agli organi istituzionali preposti. Se l’episodio in questione invece di accadere in orario pomeridiano, con il corridoio frequentato da utenti e operatori fosse accaduto in orario notturno, quando utenti e operatori in giro ve ne sono molto di meno quale tragedia immane sarebbe potuto capitare?”.

L'addetto antincendio tramite appositi corsi sarebbe in grado di spegnere l'incendio in principio per accelerare i tempi, prima dell'arrivo dei vigili del fuoco. "Solo quattro addetti - conclude Amato - possono garantire quella continuità che sabato scorso è venuta meno".

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