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Indagini / Canicattì

Brucia l'auto di un disoccupato, pochi i dubbi sull'origine dolosa: indagini in corso

Avuta la meglio sulle fiamme, i pompieri i militari dell’Arma hanno subito avviato il sopralluogo di rito per provare a stabilire cosa avesse innescato la scintilla iniziale

Di dubbi – sulla matrice dell’incendio – ce ne sarebbero pochi. Dovrebbe essersi trattato di un rogo doloso. Per avere la conferma ufficiale però sarà necessario attendere lo sviluppo dell’attività investigativa che è stata, già all’alba, avviata dai carabinieri della compagnia di Canicattì. In via Svezia, nella città dell’uva Italia, è andata a fuoco l’autovettura, una Fiat Punto, di proprietà di un disoccupato di 32 anni. Le fiamme sono state circoscritte e spente dai vigili del fuoco del distaccamento cittadino. I pompieri, idranti alla mano, hanno provato a salvare l’utilitaria, ma c’è stato ben poco da fare perché la Fiat Punto è andata completamente distrutta.

Avuta la meglio sulle fiamme, i pompieri i militari dell’Arma di Canicattì hanno subito avviato il sopralluogo di rito per provare a stabilire cosa avesse innescato la scintilla iniziale. Il riserbo investigativo è fitto, anzi categorico. L’ipotesi investigativa privilegiata, ieri, risultava però essere quella dell’incendio doloso. Un’ipotesi, appunto, che avrà bisogno del progredire delle indagini, arrivando alle necessarie, indispensabili, certezze. Non è escluso, ma non ci sono certezza categoriche al riguardo, che i carabinieri possano già aver sentito il proprietario dell’autovettura, il canicattinese disoccupato, per provare a stabilire se, nei giorni immediatamente precedenti, possa aver avuto problemi o diatribe con qualcuno. Anche su questo “fronte” non trapela, naturalmente, nessuna indiscrezione. 

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