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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro città / Via Orfane

Agrigento: l'istituto Granata riapre le porte, inaugurata "Casa Rahab"

Gli alloggi sono stati realizzati grazie al progetto "Sotto lo stesso tetto", co-finaziato dai fondi dell'8Xmille della chiesa italiana per un importo che ammonta a 138.500 euro

Inaugurata all'istituto "Granata" di Agrigento la nuova "Casa Rahab". L'housing sociale potrà ospitare 14 persone in un percorso integrato di accoglienza. Una nuova struttura moderna e con i design curati in modo meticoloso,  in programma sette mini-appartamenti da rivolgere ai più bisognosi ma soprattutto a chi intende seguire un percorso sociale.

Conferenza stampa di presentazione prima e taglio del nastro dopo, questa mattina giorno di festa per Agrigento per il "battesimo" dei nuovi alloggi alla presenza delle autorità cittadine, tra cui il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, l'arcivescovo Francesco Montenegro, gli esponenti delle associazioni culturali NonSoStare e Paolo Palmisano, ma anche il direttore della Caritas Valerio Landri.

"Prima di tutto vorrei salutare gli amici di Lampedusa - ha detto Don Franco - presenti oggi qui per la festa del Santo Patrono. Sono molto felice di questa realtà. I piccoli sogni riescono a cambiare le grandi cose, dobbiamo imparare a guardare il mondo con gli occhi dei poveri, solo così potremmo apprezzare le bellezze. Impariamo ogni giorno a coniugare il verbo 'Io posso', vedrete che la nostra realtà cambierà".

Ha presentato la nuova struttura il direttore della Caritas, Valerio Landri: "Oggi vi abbiamo fatto visitare un cantiere aperto. Vogliamo restituire alla città un patrimonio storico. Restituire Granata alla città è un segnale molto importante. Oggi vedrete soltanto quattro dei sette mini-appartamenti. Ci allontiamo dall'idea di dormitorio, chi vivrà qui dovrà seguire un percorso sociale insieme a noi".

E' intervenuto anche il parroco della Cattedrale don Giuseppe Pontillo: "Gli edifici devono essere importanti perchè devono rispondere al bisogno dell'uomo. Sono contento perchè la Diocesi stia aiutando molto il centro storico - afferma padre Pontillo - vorremmo riaprire la chiesa di san Girolamo e di san Giorgio, ma ovviamente abbiamo altri progetti pronti che spero vivamente di poter realizzare. Spero anche - conclude il parroco - che a novembre ci tenga una nuova conferenza stampa per presentare l'altra ala del 'Granata'".

Le associazioni presenti nel progetto hanno contribuito alla realizzazione di diverse opere, vedi le testiere dei vari letti e quant'altro. L'associazione NonSoStare, rappresentata dal suo presidente Gioele Farruggia, ha detto: "Noi giovani vogliamo fare molto per questa città. Il nostro impegno è giornaliero".

La conferenza stampa si è conclusa con l'intervento del primo cittadino Marco Zambuto: "Essere qui per me oggi è una grande emozione. Ho fatto l'asilo in questo istituto e per me arrivare qui e vedere le opere di recupero è, ripeto, una grande emozione. Sono qui - ammette Zambuto - per esprimere piena gratitudine alle associazioni ma anche alla diocesi agrigentina. Sono anche contento di vedere tanti giovani spendersi per la rinascita di questa città e del suo centro storico".

La giornata è proseguita con la visita agli alloggi. La casa Rahab è stata realizzata grazie al progetto "Sotto lo stesso tetto" co-finaziato dai fondi dell'8Xmille della chiesa  italiana per un importo che ammonta a 138.500 euro. Di cui il 60percento di Caritas italiana ed il restante 40 percento di Caritas diocesana di Agrigento, oltre a un contributo di 16.300mila euro dell'associazione dei dipendenti della Provincia di Agrigento Paolo Palmisano.

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