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Comune / Via Fosse Ardeatine

Impossibile mettere in sicurezza lo stabile, si attende da tempo però il via libera della Sovrintendenza

Dal Municipio: “In mancanza di risposta da parte dell’organo regionale, i proprietari provvederanno alle operazioni previste nell’ordinanza del Comune”

E’ impossibile metterlo ulteriormente in sicurezza. Non c’è altra “strada” da percorrere se non quella della demolizione. Si tratta di uno stabile pericolante di via Fosse Ardeatine a Villaseta. E anche se manca la risposta della Sovrintendenza su eventuali vincoli, il Comune ha ordinato ai proprietari di procedere, a propria cura e spese. I proprietari, a dire il vero, avevano già effettuato interventi di provvisoria messa in sicurezza, certificati con tanto di perizia tecnica. Ma nell’aprile del 2019 sono cominciate ad arrivare nuove segnalazioni, da parte dei residenti. Il sopralluogo effettuato dai tecnici di palazzo dei Giganti ha permesso – viene ricostruito negli atti del Municipio – di constatare l’ulteriore degrado statico dell’edificio.

E’ partita dunque, da piazza Pirandello dove ha sede il Comune, una nuova diffida nei confronti dei proprietari affinché procedessero a nuovi lavori di messa in sicurezza a garanzia della pubblica incolumità. Cosa che i proprietari effettuavano. Poi però – era l’inizio di ottobre del 2019 – gli stessi proprietari hanno evidenziato l’impossibilità di una ulteriore messa in sicurezza dell’immobile ed hanno chiesto all’ente l’autorizzazione alla demolizione dell’intero edificio diruto, per esercitare il diritto alla ricostruzione. Il Comune,  naturalmente, può autorizzare i lavori di demolizione, a condizione che non esistano vincoli apposti dalla Sovrintendenza dei Beni culturali o da altri enti preposti alla tutela del patrimonio architettonico, culturale e ambientale. E’ stato dunque chiesto il parere della Sovrintendenza circa l’esistenza di vincoli, ma non sarebbe arrivato – emerge anche questo dagli atti del Municipio – nessun riscontro. Di fatto è dunque rimasta l’incertezza sugli eventuali vincoli. Il Comune non ha potuto far altro, a questo punto, che ricordare che è “in capo al legittimo proprietario l’obbligo della messa in sicurezza e della salvaguardia della pubblica e privata incolumità”, tenendo in considerazione anche il fatto che “una ulteriore estensione dell’area transennata costringerebbe alla chiusura totale dell’importante strada che rappresenta anche una fondamentale via di fuga per la Protezione civile”.

A questo punto è stato dunque,  negli ultimi giorni, firmato un nuovo ordine di messa in sicurezza, anche con l’eventuale demolizione dell’immobile. Demolizione che però, appunto, - ed è il cane che si morde la coda – dovranno essere eseguite dopo 30 giorni dalla notifica di questo nuovo provvedimento, periodo entro cui la Sovrintendenza vorrà esprimersi su eventuali vincoli. “In mancanza di risposta da parte dell’organo regionale, i proprietari provvederanno alle operazioni previste nell’ordinanza del Comune”. 

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