rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Piedi in acqua e torture con i cavetti elettrici", fermato un nigeriano 25enne

Il giovane è stato riconosciuto come uno dei responsabili delle torture e delle sevizie consumate, in Libia, all'interno della safe house di "Alì il libico", dove i migranti - prima del "viaggio della speranza" verso le coste italiane - venivano sequestrati

Si faceva chiamare "Rambo" e "torturava con i cavetti elettrici". E' stato fermato, in quanto indiziato di delitto, dalla polizia. La cattura è stata fatta al Cara "Sant'Anna" di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese. A dovere rispondere delle ipotesi di reato di sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è John Ogais, nigeriano, di 25 anni. E' sospettato d'aver fatto parte di un'associazione per delinquere a carattere trasnazionale. 

LEGGI ANCHE: "Torture, sevizie e stupri sui migranti prima di partire", fermato un ventenne 

Ad emettere il provvedimento di fermo sono stati i pubblici ministeri Calogero Ferrara e Giorgia Spiri della direzione distrettuale antimafia di Palermo che è guidata da Francesco Lo Voi. Le indagini su "Rambo", sono state condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, e dalla Squadra Mobile di Crotone, diretta da Nicola Lelario, che ha collaborato nella fase d’individuazione e cattura del soggetto. Entrambi gli uffici investigativi sono stati coordinati dalla seconda divisione del Servizio centrale operativo - lo "Sco" - di Roma.

LEGGI ANCHE: Scariche elettriche sulla lingua per costringere a pagare il prezzo della libertà

Il nigeriano è stato riconosciuto come uno dei responsabili delle torture e delle sevizie consumate, in Libia, all’interno della safe house di “Alì il libico”, dove i migranti - prima del "viaggio della speranza" verso le coste italiane - venivano sequestrati. John Ogais è stato individuato come uno dei complici del ghanese Eric Ackom Sam arrestato dalla Squadra Mobile di Agrigento lo scorso marzo.

LEGGI ANCHE: Violenza sessuale, omicidio ed estorsione: scattano tre fermi

Ecco alcune delle dichiarazioni dei migranti, vittime di torture e sevizie"Durante la mia permanenza, all'interno di quel 'ghetto' da dove era impossibile uscire, ho sentito che l'uomo che si faceva chiamare 'Rambo' ha ucciso un migrante. So che mio cugino ed altri hanno provato a scappare e che sono stati ripresi e ridotti in fin di vita, a causa delle sevizie cui sono stati poi sottoposti”. 

“Vi era un tale 'Rambo', carceriere della Nigeria, che anche se non mi ha picchiato provvedeva a seviziare altri migranti. Le torture cui sono stato sottoposto sono innumerevoli. Per esempio: sono stato torturato con i cavetti elettrici in tensione. Mi facevano mettere i piedi per terra dove precedentemente avevano versato dell'acqua. Poi provvedevano ad  azionare la corrente elettrica per fare scaricare la tensione. Subivo delle scariche elettriche violentissime. Questo avveniva circa due volte alla settimana. Altre volte mi picchiavano in varie parti del corpo, con dei tubi. A volte, mi legavano le braccia e poi mi appendeva in aria, per picchiarmi ripetutamente e violentemente”. 

LEGGI ANCHE: I superstiti rompono il muro del silenzio: "Ferri roventi sulla pelle, bastonate, stupri ed omicidi"

“Una volta, ho avuto modo di vedere che 'Rambo', il nigeriano, ha ucciso, dopo averlo imbavagliato e torturato a lungo, un migrante nigeriano che si trovava lì con noi”.   

“Ho assistito  personalmente al pestaggio sino alla morte di due persone, un nigeriano minorenne e un altro uomo, anch'esso nigeriano ucciso da 'Rambo' davanti al fratello della vittima. Nello stesso momento dell'omicidio, 'Rambo' minacciava armato di pistola, il fratello della vittima, di non raccontare nulla alla famiglia e di farsi mandare immediatamente i soldi. Aggiungo inoltre di avere assistito a diversi violenti pestaggi operati da Rambo nei confronti di migranti”.

Il nigeriano, dopo il fermo, è stato portato alla casa circondariale di Catanzaro. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Piedi in acqua e torture con i cavetti elettrici", fermato un nigeriano 25enne

AgrigentoNotizie è in caricamento