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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sbarchi "fantasma" e controlli, il questore: "Nessun rischio di infiltrazioni terroristiche"

"Abbiamo avuto segnalazioni di migranti che si soffermavano a giocare sulle altalene o che si avvicinavano ed entravano in alcune ville. Abbiamo controllato, assieme alla finanza e alla polizia locale, ma non ci sono stati riscontri e non risultano denunce di danneggiamenti o di furti"

"Non ci sono segnali oggettivi per pensare, o temere, infiltrazioni terroristiche. Abbiamo fermato, anche negli scorsi giorni, degli scafisti, ma non abbiamo elementi per temere l'approdo di terroristi". Lo dice il questore di Agrigento Maurizio Auriemma in merito ai ripetuti approdi misteriosi che si registrano sulle coste Agrigentine e in merito al potenziamento dei controlli sul territorio.

Signor questore, i controlli interforze sono stati potenziati. Come mai?
"Le attività delle forze di polizia ci sono da tempo immemorabile sulle coste Agrigentine. Da metà luglio ci sono questi continui approdi di tunisini. Assistiamo agli arrivi di queste barche e cerchiamo di farvi fronte".
Ma da cosa dipendono tutti questi sbarchi "fantasma"?
"C'è la delegazione della Farnesina che sta cercando di capire. Forse ci sono stati problemi economici. Di fatto, sono tunisini coloro che approdano".

Qualcuno parla di provvedimenti svuota carceri in Tunisia...
"Non abbiamo elementi da fonte certa. Su questo fronte, stanno lavorando da Roma".
Ma tutte queste imbarcazioni vengono lasciate alla deriva da qualche "nave madre"?
"C'è una attività di riscontro in corso. Si sta cercando di accertarlo".

Gli agrigentini si sentono infastiditi, qualcuno ha anche paura di tutti questi migranti che sbarcano autonomamente...
"Ci rendiamo conto dei disagi e delle legittime preoccupazioni. Abbiamo avuto segnalazioni di migranti che si soffermavano a giocare sulle altalene o che si avvicinavano ed entravano in alcune ville. Abbiamo controllato, assieme alla finanza e alla polizia locale, ma non abbiamo avuto riscontri e non ci risultano denunce di danneggiamenti o di furti".
Molti dei migranti che sbarcano autonomamente vengono bloccati, ma gli altri che fine fanno?
"Quelli che non vengono individuati, utilizzano l'Agrigentino, che è la porta verso l'Europa, per andare al Nord, per spostarsi. Non interessa loro restare qui. Vogliono raggiungere il Nord Europa, vogliono raggiungere familiari e amici e vogliono arrivare in posti dove ci sono possibilità lavorative".

Visto come scompaiono, molti gruppi praticamente all'improvviso, possono essersi agrigentini che li aiutano a fuggire?
"Questa indicazione non è provata. Stiamo, naturalmente, cercando di indagare".
I migranti che, invece, vengono bloccati dove vengono portati?
"Ai centri d'accoglienza di Trapani, Caltanissetta, Pozzallo. Tutte strutture che sono però ormai piene. Ma prima di essere trasferiti vengono sottoposti alle visite mediche per accertare se siano malati o meno ed al fotosegnalamento. Chi non viene ricollocato nelle strutture d'accoglienza viene espulso ed ha 7 giorni di tempo per lasciare lo Stato italiano".

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