Recuperato un secondo cadavere davanti a Lampedusa: era in mare da almeno 5 giorni, l'inchiesta si complica
Dopo il ripescaggio di stamattina, l'ipotesi privilegiata era che la salma, già tumulata, potesse essere stata vittima di un naufragio al largo della Tunisia, ma adesso - dopo questo secondo recupero - non si esclude che possa essersi registrata qualche tragedia, di cui nessuna ha saputo nulla, nel canale di Sicilia o nelle acque antistanti all'isola
Ore 22. Un secondo cadavere, dopo quello ripescato stamattina dai carabinieri a 6 miglia dalla costa, è stato ritrovato nelle acque antistanti la costa di Lampedusa. Pare che l'immigrato - irriconoscibile - sia stato in mare da almeno cinque giorni. La Procura di Agrigento, stamani, aveva già aperto un fascicolo d'inchiesta dopo la scoperta del primo corpo. L'ipotesi privilegiata è che il cadavere recuperato stamattina, e già tumulato al cimitero di Lampedusa, potesse essere stato vittima di un naufragio al largo della Tunisia, ma adesso - dopo questo secondo recupero - non si esclude che possa essersi registrata qualche tragedia, di cui nessuna ha saputo nulla, nel canale di Sicilia o nelle acque antistanti Lampedusa.
Anche il secondo cadavere è di un uomo. E' stato avvistato e recuperato, dalle motovedette della Guardia di finanza, a 4 miglia da Capo Ponente a Lampedusa. L'uomo, quando è stato avvistato, era a pancia in giù e indossava soltanto gli slip e un giubbotto di salvataggio. L'ipotesi che possa esserci stato un naufragio, di cui nessuno ha saputo nulla, nelle acque territoriali italiane sembra diventare sempre più concreta. Tutte le motovedette di Guardia di finanza, Capitaneria di porto e carabinieri stanno continuando a scandagliare le acque antistanti all'isola e lo faranno ancora di più domani, a partire dall'alba.
Ore 12. Il cadavere di un migrante è stato recuperato, a circa 6 miglia dalla costa di Lampedusa, dai carabinieri che, con la motovedetta, erano in servizio di perlustrazione. Il corpo è in decomposizione e dunque la morte risalirebbe a diverse settimane fa, ma non c'è ancora nessuna certezza. E' stata avvisata la Procura di Agrigento. Proprio lo stato in cui si trova il corpo e il fatto che nessuno dei migranti sbarcati nelle ultime settimane abbia parlato di compagni di viaggio caduti in mare sembra suffragare l'ipotesi che il migrante possa essere stato vittima di un naufragio davanti le coste tunisine. Impossibile, inoltre, sulla base delle condizioni della salma, stabilire se la vittima riportasse segni di violenza e dunque ipotizzare un omicidio. Fra il 19 e 20 settembre scorsi, secondo quanto era stato reso noto dal ministero della Difesa di Tunisi, una barca salpata da Zarzis, con a bordo 17 migranti, fra cui due donne, è naufragata al largo di Sfax. In queste ore, Alarm Phone, su Twitter, riferisce di tre migranti morti e altri 14 dispersi senza però specificare quando è avvenuta la sciagura. L'organizzazione scrive che è stato trovato e identificato il corpo di una donna, partita 15 giorni fa da Zarzis.
Gli sbarchi non si fermano
Intanto non si fermano gli arrivi: in mattinata tre barchini, con a bordo rispettivamente 23, 13 e 12 migranti, sono stati soccorsi fra 11 e mezzo miglio dalla costa di Lampedusa dalle motovedette della Guardia di finanza. Sul primo natante, di 5 metri salpato da Sfax in Tunisia, c'erano 23 persone, fra cui 5 donne, scappate dalla Guinea. Sul secondo, partito da Tripoli, erano in 13, tutti egiziani, tranne un libico. E sul terzo c'erano 12 egiziani che hanno iniziato la traversata da Djerba in Tunisia. Anche loro sono stati portati, dopo un primo triage sanitario effettuato su molo Favarolo, all'hotspot di contrada Imbriacola.
Nel pomeriggio altri tre barconi, con un totale di 94 migranti, sono stati soccorsi, dalla Capitaneria di porto, al largo di Lampedusa. Fra gli sbarcati su molo Favarolo anche un neonato. Sul primo natante, intercettato a 10 miglia e mezzo dalla costa, c'erano 15 tunisini. Sul secondo, agganciato a 23 miglia mentre era alla deriva, erano in 38, fra cui 15 donne. Hanno dichiarato di essere originari di Guinea, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Camerun e Sierra Leone. A 48 miglia invece è stata soccorsa una barca di ferro con a bordo 48 migranti, fra cui 28 donne e il neonato. Stando ai loro racconti, sono scappati da Guinea, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Congo, Nigeria, Senegal e Sierra Leone. Salgono a sette, con un totale di 165 persone, gli approdi registratisi a partire dalla mezzanotte. All'hotspot di contrada Imbriacola, nonostante il trasferimento col traghetto di 41 ospiti, al momento ci sono 483 migranti. Ieri sera, dopo un soccorso a 13 miglia dalla costa, sono giunti 15 tunisini. Stamani, intercettati su un barchino di 5 metri, sono sbarcati in 23, fra cui 11 donne. Questi ultimi hanno dichiarato di essere originari di Guinea e Costa d'Avorio.
Sono 500 - alle ore 20,22 - i migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa. L'ultimo sbarco, l'ottavo della giornata (con un totale di 197 persone), si è registrato nel pomeriggio: la motovedetta G202 della Guardia costiera ha soccorso, a poco meno di 12 miglia, un'imbarcazione alla deriva con a bordo 32 tunisini e marocchini. Nel gruppo anche quattro donne e altrettanti minori. Per domattina, provando ad alleggerire la struttura di primissima accoglienza, la Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, ha disposto l'imbarco sul traghetto di linea Paolo Veronesi di 431 ospiti che giungeranno a Porto Empedocle.
Sono 116, suddivisi in quattro diversi barconi, i migranti arrivati, fra il tardo pomeriggio e la sera, a Lampedusa dove, dalla mezzanotte, salgono a 12 gli approdi per un totale di 313 persone. La Capitaneria ha prima intercettato un gommone di 6 metri, partito da Sidi Mansour, con 25 tunisini, poi una barca di ferro con 31, fra cui otto donne e un minore, della Guinea, Costa d'Avorio e Mali; ancora una barca in vetroresina di 6 metri con 32 tunisini, fra cui tre donne e due minori ed infine altri 28 marocchini e tunisini, fra cui tre donne. Anche loro sono stati portati all'hotspot dove le presenze arrivano a 616 a fronte di 350 posti disponibili.
(Aggiornato alle ore 22,30)