Rissa a colpi di bottiglia, la testimonianza: "Un giovane aveva il volto trasformato in una maschera di sangue"
Il tafferuglio è scoppiato nei pressi della scalinata che da via Pirandello conduce a piazza Marconi
Da un lato, la processione del simulacro di San Calò. Dall'altro, nei pressi della scalinata che da via Pirandello conduce a piazza Marconi, una furibonda scazzottata fra giovani immigrati. Un tafferuglio che ha avuto il suo epilogo in colpi di bottiglia. Ed almeno uno dei corrissanti è rimasto ferito. Secondo quanto riferito da chi ha assistito al "corpo a corpo", uno degli immigrati aveva il volto trasformato in una maschera di sangue. Qualcuno, ad un certo punto, temendo che veramente potesse registrarsi una tragedia, ha composto il numero unico d'emergenza: il 112. Sono giunti i carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile, ma al solo sentire le sirene, gli esagitati se la sono data a gambe levate.
I carabinieri hanno setacciato l'intera zona del centro storico di Agrigento, ma non sarebbero saltate fuori tracce o indizi di coloro che poco prima avevano dato vita ad un inferno di urla (incomprensibili) e violenza. Non è escluso che la rissa possa essere scoppiata per motivi legati allo spaccio di stupefacenti.
Calci, pugni ed urla a perdifiato: maxi rissa fra giovani immigrati, serpeggia allarme e paura in centro storico
Qualcosa di simile, ma senza che si registrassero feriti, era già accaduto il 19 giugno scorso, dall'altra parte del centro storico di Agrigento: in via Santa Sofia, nei pressi della più nota via Saponara. Anche allora, a sirene accese, intervennero i militari dell'Arma. Ed anche allora fu il fuggi fuggi di esagitati che non sono stati mai trovati.
Fratelli d'Italia: "Problemi di ordine pubblico, intervenga il prefetto"
"Vi è un problema sicurezza ad Agrigento, le continue risse fra le baby gang di immigrati in pieno centro storico, probabilmente per contendersi la piazza di spaccio, generano allarme e paura tra gli abitanti, ma anche tra i turisti che in questo periodo di vacanze alloggiano o visitano quella parte della città - scrive Calogero Pisano, commissario provinciale di Fratelli d'Italia - . Più volte abbiamo pubblicamente denunciato come la presenza di centri di accoglienza o di case alloggio per migranti in città comporti tensione ed una percezione di insicurezza tra gli agrigentini, pertanto chiediamo al prefetto di assicurare un maggiore controllo delquartiereda parte delle forze dell'ordine e di adottare tutte le misure necessarie per garantire l'ordine pubblico".