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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Licata

Il tentato omicidio di Licata: arrestato il consigliere comunale che ha sparato all'ex socio

Gaetano Aronica, 48 anni, è stato posto domiciliari con il braccialetto elettronico. E' accusato anche - dell'attività investigativa coordinata dalla Procura si stanno occupando carabinieri e polizia - di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione

Il gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ad essere arrestato, poche ore dopo l'agguato teso all'ex socio dell'onoranze funebri, è il consigliere comunale Gaetano Aronica, 48 anni, di Licata. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. L'uomo è accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. Dell'inchiesta su quanto è accaduto in via Grangela si sono occupati - con il coordinamento del procuratore capo Luigi Patronaggio - i carabinieri della compagnia di Licata e i poliziotti del commissariato cittadino. 

Il tentato omicidio di Licata: 4 i colpi esplosi contro l'imprenditore 70enne con una pistola illegale, denunciato il socio di 48 anni

Tutto è accaduto nella prima serata di mercoledì. E' grazie alle immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza, attivi proprio sulla scena del reato, se carabinieri e polizia sono riusciti subito a ricostruire che al culmine di una lite tra due persone, una di loro - il consigliere comunale 48enne di Licata - ha estratto una pistola ed ha esploso 4 colpi all’indirizzo del rivale. 

Poco dopo il responsabile del ferimento si è presentato spontaneamente presso gli uffici della compagnia carabinieri di Licata, assieme al proprio avvocato di fiducia, offrendo una precisa confessione di quanto accaduto. Si tratta di un imprenditore 48enne residente a Licata che ha consentito anche di far rinvenire la pistola utilizzata, un revolver calibro 22 illegalmente detenuta, oltre al relativo munizionamento.

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Gaetano Aronica, soltanto oggi destinatario di una misura cautelare e fino ad ieri indagato a piede libero, è consigliere comunale in carica: venne eletto nel 2018 in una lista della Lega (ma non s'è mai dichiarato leghista, né ha avuto incarichi nel partito di Salvini). I due ex soci, da circa un anno e mezzo, sarebbero sul piede di guerra per la spartizione delle quote societarie dell'attività di onoranze funebri. L'ennesima lite è scoppiata, appunto, mercoledì sera. Aronica si sarebbe presentato sotto casa dell'ex socio che era a bordo della sua Fiat Panda e gli ha sparato 4 colpi, di cui solo uno è andato a segno ad un braccio. Al ferito, i medici del "San Giacomo d'Altopasso" di Licata hanno diagnosticato una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni.  

L'inchiesta - che oggi ha permesso l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari - non è naturalmente ancora finita. I carabinieri stanno cercando, infatti, di accertare se la pistola utilizzata per il danneggiamento della vetrata dell'onoranze funebri (avvenuto nella notte fra domenica e lunedì 19) possa o meno corrispondere con la revolver calibro 22 sequestrata nelle ultime ore. 

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