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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il tempio di Zeus all'oligarca russo Mikhail Prokhorov

L’uomo che sfiderà Putin alle prossime elezioni presidenziali, vorrebbe comprare e "portare" in...

Il famoso film "Totò truffa" sembra avere importanti estimatori anche in Russia, dopo il tentativo "cabarettistico" delle vendita di una monumentale fontana romana e dopo aver saputo che si affittavano le vecchie "Pietre elleniche" agrigentine, dall'ombra del Cremlino, un importante e sopratutto ricchissimo personaggio, Mikhail Prokhorov, si muove alla conquista di Agrigento. Secondo alcune testate di gossip russe, saputo che il famoso monumento sarebbe in vendita, il patron dell’Onexim (holding finanziaria che spazia dalla produzione di alluminio a quella dell’oro, dallo sport al settore dell’auto) avrebbe pensato di fare un’offerta al sindaco del comune agrigentino per "trasportare" in Russia il prestigioso monumento. Nulla si sa dell’offerta, anche se siti e giornali specializzati in retroscena vip parlano di una cifra a dir poco colossale.

L’oligarca ha da poco annunciato di volersi candidare alle elezioni presidenziali del prossimo anno in Russia e sfidare l’attuale primo ministro Vladimir Putin. Un tempio greco in Russia, oltre ad essere uno straordinario volano d’immagine per la futura campagna elettorale di Prokhorov, potrebbe rendere enormemente in termini di turismo per il proprio Paese, agevolando la sua ascesa al Cremlino. Da non sottovalutare il giro d’affari che il Tempio di Zeus genererebbe. La visita infatti sarebbe a pagamento, senza contare il ritorno pubblicitario di portata planetaria.

Per Prokhorov non si tratterebbe comunque del primo acquisto da capogiro. Il magnate russo, infatti, con la sua holding è già proprietario della squadra di basket dei New Jersey Nets ed ha reso noto di volersi comprare l'influente e autorevole gruppo editoriale Kommersant. La conferma viene direttamente dal suo staff, che non ha smentito le trattative in corso con il proprietario, neanche a dirlo un altro oligarca, Alisher Usmanov. Il pezzo pregiato è rappresentato dal quotidiano indipendente Kommersant, uno dei migliori giornali russi, ma il gruppo possiede anche una radio, un sito di informazione e varie riviste.

Pare scontato il no del giovane sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che aveva lanciato tempo fa l’idea di affidare a grandi marchi privati e alle multinazionali il logo della Valle dei Templi in cambio di finanziamenti al Comune e al territorio a fini commerciali. La proposta del primo cittadino agrigentino però prevedeva soltanto una gestione limitata nel tempo del sito archeologico ed era ben lontana dall’ipotizzare un trasferimento di beni storici e culturali in un altro Paese. Significativo, però, è l’interesse internazionale per i nostri monumenti, un tesoro che potrebbe essere sfruttato sia in termini di visibilità sia in termini economici e che, invece, lacci e lacciuoli dei beni culturali inchiodano senza che si possa farne un uso utile per le casse dello Stato e dei cittadini. All’oligarca russo Mikhail Prokhorov, se proprio vuole possedere il nostro importante ed inestimabile "Rudere", possiamo solo suggerire, di portarsi a casa un bel modellino in sughero.


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