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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il ritorno di Sgarbi "Piene di grazia" e riflessioni

Al Collegio dei Filippini, la presentazione del suo ultimo libro, tra poesie e opere siciliane e...

Si è fatto attendere questa mattina Vittorio Sgarbi all'appuntamento che lo vede nuovamente presente ad Agrigento a distanza di un mese esatto. All'ex Collegio dei Padri Filippini, in un ambiente a lui familiare tra le opere d'arte, la presentazione del nuovo anno accademico 2011/2012 dell'Università telematica delle scienze umane, Niccolò Cusano (Unisu) e in un secondo momento la presentazione del suo libro, "Piene di grazia".

Il presidente dell'Unisu è Giuseppe Arnone, vicesindaco di Licata e amico di Sgarbi. Dopo una breve introduzione del direttore didattico dell'università e dopo le parole di Arnone, si mette in primo piano l'ultima opera del sindaco di Salemi, "Piene di grazia. I volti della donna nell'arte", edito da Bompiani.

"E' sempre stato presente - afferma Sgarbi - nella coscienza delle persone che la donna è il punto di più alta perfezione del creato e soprattutto ha il suo simbolo nella figura della Vergine, la madre di Dio e in Sicilia abbiamo un esempio straordinario dal punto di vista artistico che è l'Annunciata di Antonello". Un excursus artistico-letterario incentrato sulla donna, sulla figura della donna e quindi sulla riflessione estetica del corpo e della bellezza, ma anche del concetto stesso di donna, al di là della fisicità, nella trascendenza e nella molteplicità dell'implicazione di tale concetto. "La sua capacità di innalzare l'uomo, la sua grazia, la bellezza femminile...", quasi stilnovistica l'immagine che disegna Sgarbi della donna traendola dalla pittura e della poesia d'amore. Massimo Muglia, ora direttore della fondazione "Pirandello", ha tracciato una breve recensione. "La Madonna come prototipo della bellezza della donna", dice Muglia, sottolineando come sia solo lei la "piena di grazia" e come nell'opera diventi il punto più alto che incarna l'archetipo della donna.

Tra arte e poesia, nel suo intervento poi non potevano mancare le parole che riserva alla Sicilia. La necessità di operare un cambiamento mediatico che non lasci più passare che la mafia è la Sicilia, perchè Sgarbi non crede più nell'esistenza di una vera e propria rete di criminalità organizzata che sovrasta il territorio, è un'idea che cerca di portare avanti. Una sorta di lotta contro l'immagine presente nell'opinione pubblica dei siciliani, e soprattutto di coloro che non conoscono la Sicilia, a danno dell'isola.    

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