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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I siciliani Leon Dall’O e Deborah Italia vincono il premio Poggio Bustone

Primi classificati del Premio Poggio Bustone 2014 Deborah Italia (Agrigento) e Leon Dall’O (Ragusa) con Il circo degli assenti a cui andrà una giornata di registrazione presso i Forward Studios.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il Giardini di Marzo affollati di pubblico, un cielo finalmente pieno di stelle: così si è chiuso l'attesissimo decennale del Premio Poggio Bustone. Sul palco dieci finalisti provenienti da tutta Italia che hanno cantato i propri sogni e la propria voglia di fare musica. Ha condotto la serata Maria Luisa Lafiandra, giovane e vitalissimo direttore artistico del Festival. Primi classificati Deborah Italia (Agrigento) e Leon Dall'O (Ragusa) con Il circo degli assenti a cui andrà una giornata di registrazione presso i Forward Studios.

I giurati di questa edizione erano: il Presidente Detto Mariano (compositore, arrangiatore, già cittadino onorario di Poggio Bustone), Massimo Rossi (musicista), Salvatore Esposito (giornalista), Morena Passalacqua (giornalista e scrittrice) e Frank Onorati (cantante, voce de I Giardini di Marzo).

Biografia Leon Dall'O'

"Ci siamo conosciuti nel 2010 durante la trasmissione i Raccomandati su Rai Due ed eravamo sfidanti. Io (Leon) avevo portato con me una decina di Cd dell'album "Dehesmael, musica dal mondo dei sogni" - ci racconta Leon Dall'O - e ne consegnai una copia per ogni artista. Dopo qualche mese Deborah mi telefonò dicendomi che i brani le erano piaciuti molto e che le sarebbe piaciuto scrivere dei testi sulla mia musica. Accettai e da lì è nata una collaborazione che ci ha portato fino a Poggio Bustone.

Un progetto discografico fuori dai generi musicali consueti, caratterizzato da un tessuto musicale orchestrale che a tratti rimanda a certe sonorità da "colonna sonora" con alcuni riferimenti a Zimmer, Bregovich e Nymann; i testi sono ricercati e trattano i temi del conflitto generazionale, dell'infanzia come luogo di osservazione privilegiato, della trasformazione interiore e della dicotomia tra materia e spirito. Tutti brani dotati di una teatralità intrinseca, espressa sia dalla gestualità degli arrangiamenti che dai movimenti di Deborah sul palco. All'interno dei testi e della musica sono nascoste strutture simboliche che svelano il significato profondo dei brani: farfalle, altalene, giostre, altari, simboli ed archetipi che risvegliano potenti evocazioni nell'inconscio dell'ascoltatore.

Il loro progetto discografico comprende quattro brani originali e tre cover per omaggiare gli artisti che li ispirano: Lode all'inviolato, del periodo "Mistico" del Maestro Franco Battiato, Trudno Kocach, di Goram Bregovich e Kayah, da cui hanno tratto ispirazione per la loro idea di duo compositore - cantautrice; infine un omaggio al maestro Lucio Battisti, con una rivisitazione molto particolare di Sognando e Risognando. Ggià online sul canale Youtube dell'etichetta Shine Records due videoclips: L'uomo nero e Vola Farfalla. Il primo album sarà disponibile su iTunes e sui principali stores entro Gennaio 2015.

Giovanni Leon Dall'O' è un compositore, arrangiatore, musicista eclettico e fondatore e CEO dell'etichetta e centro di produzione musicale Shine Records, attiva dal 2004. Si è laureato con lode in musica e nuove tecnologie presso il Conservatorio V. Bellini di Catania. Ha composto la colonna sonora del film Revolver e di diversi cortometraggi tra cui Moto perpetuo proiettato all'interno del Taormina film fest, 2011. Nel 2012 fonda la Shine Orchestra, con cui ha eseguito il concerto orchestrale multimediale Dehesmael, musica dal mondo dei sogni con storia e musiche originali di sua composizione e direzione artistica di Vera Sorrentino. Ha pubblicato diversi album tra cui Elektra, Avantgarde, Ambiental suggestions e Sicilia in musica. Ha scritto le colonne sonore del videogame Pop to save per la YNG Gamebra.in. E' stato candidato al Premio Città di Ragusa, è direttore artistico del Sangiovart Music Contest. Collabora dal 2010 con Deborah Italia con cui ha vinto la decima edizione del Festival Nazionale della canzone italiana, Premio Poggio Bustone, dedicato a Lucio Battisti.

Ama la musica, la psicologia, il marketing e l'esoterismo.

Deborah Italia nasce a Lucerna, in Svizzera,il 27/08/82. All'età di 10 anni si trasferisce con i suoi in Sicilia dove inizia a prendere lezioni di canto. A 15 anni mette su il primo trio chiamato " The Barricades". Dura due , dopo di ché decide di intraprendere la strada come solista. Gira tutta la Sicilia facendo ascoltare alcuni brani inediti mai pubblicati, con lo pseudonimo di Nubia. Si esibisce in varie manifestazioni ,come ospite , tra cui Miss Italia regionale. Ad ogni ospitata è molto apprezzata sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori per la sua eleganza e semplicità. A 20 anni si trasferisce a Roma dove si laurea in "Arti e scienze dello spettacolo". Inizia a lavorare in alcune trasmissioni televisive come: Domenica In (cantante e ballerina), Il salotto magico(copresentatrice), Capitani in fondo al mar, Cinecittà Miss, Cinecittà Days, Ha, anche, una piccola parte in una Fiction " Padri e Figli". E fa anche la modella. Si esibisce nei vari locali della zona ,ed approda sui palchi di tutta Italia,questa volta con il suo vero nome. Scrive dall'età di 12 anni, ma inizia a registrare i suoi brani solo a 26 anni dopo essere diventata mamma. Nel 2013 partecipa ad Area Sanremo e riesce ad entrare nei 40 finalisti.

Deborah è un artista, se così si può dire, visionaria. Si considera una sognatrice....una donna mai cresciuta. I brani che scrive sono intimisti...le parole evocano immagini e stati d'animo.

Il Premio è realizzato in collaborazione con il Comune di Poggio Bustone - Assessorato Sport Cultura e Turismo con il patrocinio della Regione Lazio, Provincia di Rieti, Comune di Rieti, 5a Comunità Montana Montepiano Reatino, Camera di Commercio di Rieti e della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, con la partecipazione della Fondazione Varrone di Rieti.

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