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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Quell'hashish buttato a mare e recuperato grazie alla pesca a strascico: ecco com'è nata l'inchiesta "Fish & Drug"

L'inchiesta della Squadra Mobile è nata dopo il sequestro di 5 chili di roba che aveva sulla superfice dei cristalli di sale. Il procuratore capo Salvatore Vella: "Abbiamo accertato che un veliero, battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, originari di Medellìn, erano stati soccorsi dalla Guardia costiera e hanno gettato in acqua lo stupefacente"

Un veliero di passaggio nelle acque antistanti a Lampedusa è andato in panne. L'equipaggio è stato costretto a chiamare i soccorsi e dunque la Guardia costiera della più grande delle isole Pelagie. Il veliero trasportava delle tonnellate di hashish che ha dovuto abbandonare a mare. Hashish che è stato poi però recuperato sia da pescatori di Lampedusa che di Porto Empedocle. Sono queste le voci che hanno raccolto - dopo l'arresto dell'empedoclino Lo Nigro, nel maggio del 2019 - i poliziotti del commissariato "Frontiera" e della Squadra Mobile di Agrigento. Una storia che sembrava veramente inverosimile, ma gli accertamenti subito effettuati hanno consentito d'accertare che sull'hashish - 5 chilogrammi - allora sequestrato c'erano cristalli di sale. La droga era stata, dunque, in mare. Questo l'avvio dell'inchiesta che oggi ha portato alla notifica di 17 misure cautelari, firmate dal gip Francesco Provenzano su richiesta del procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella e del sostituto Sara Varazi. 

"Spaccio di droga e tentata estorsione", scatta il blitz: eseguite 17 misure cautelari

"L'inchiesta si è accentrata su due motopesca gestiti dalla famiglia Volpe, del patriarca Gaetano Volpe, collegati con la famiglia Fiore. Gaetano Volpe è uno dei principali indagati, oggi in carcere, che è figlio di Riccardo Volpe ucciso a Ribera nel 1993 e che era stato coinvolto in un'indagine internazionale collegata con il Marocco per traffico di stupefacenti - ha ricostruito il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella - . Abbiamo accertato che nell'aprile del 2019 un veliero, battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, originari di Medellìn, erano stati soccorsi dalla Guardia costiera. La rotta dei velieri è difficilmente tracciabile perché non hanno obbligo di documentazione particolarmente stringente a bordo, non devono comunicare la rotta e viaggiano sotto i radar. Con l'ausilio del personale della Guardia costiera ci siamo concentrati sui movimenti dei due pescherecci dei Volpe per cercare di capire cosa è avvenuto - prosegue il procuratore Salvatore Vella - e individuiamo che i due pescherecci effettuano delle manovre di raccolta con pesca a strascico. Manovra anomale rispetto all'attività di pesca, ma coerenti con il recupero degli stupefacenti che si trova in un fondale particolarmente profondo: circa 200 metri. Stupefacente che veniva recuperato quindi con le reti a strascico, imbarcato sui pescherecci e portato a Porto Empedocle per lo smercio. In questa indagine sono stati sequestrati 143 chili di hashish complessivamente, fra terra e mare. I sommozzatori della Guardia costiera hanno recuperato la 'roba', in mare, nell'area antistante al porto perché gli indagati erano particolarmente attenti. Non entravano direttamente in porto con la sostanza sui loro pescherecci, ma l'abbandonavano poco fuori per poi recuperarla con imbarcazioni più piccole". 

Operazione "Fish & Drug", gli indagati lasciano la Questura

Le indagini, a questo punto, si sono allargate coinvolgendo anche chi spalleggiava - stando all'accusa - i Volpe. E sono stati scoperti spacciatori a Favara, a Palma di Montechiaro e Agrigento. Un'inchiesta che è arrivata anche allo spaccio di cocaina. "Gli accusati di detenzione, trasporto e spaccio di hashish - ha continuato a spiegare, durante la conferenza stampa, il procuratore capo Salvatore Vella - utilizzavano cocaina e quindi si rivolgevano ad altri spacciatori, quelli di cocaina, che li rifornivano". 

L'indagine "Fish & Drug", della Squadra Mobile e del commissariato di Porto Empedocle, è conclusa. "Siamo pronti per l'avviso di conclusione delle indagini a carico di tutti gli indagati - ha evidenziato il procuratore Vella - . La responsabilità dei destinatari delle misure cautelari di oggi non è accertata in via definitiva, avranno necessità di un vaglio davanti al gip in sede di udienza di convalida e poi, eventualmente, in fase dibattimentale.

IL VIDEO. Blitz antidroga "Fish & drug": ecco le immagini dell'uscita degli indagati dalla Questura

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