Ucraina, la chiesa e i volontari si mobilitano: via Crucis con l’arcivescovo in cattedrale e raccolta di beni a Raffadali
I fedeli della Diocesi agrigentina si stringeranno in preghiera per il “cessate il fuoco”. Appello ai cittadini a fornire farmaci, alimentari, prodotti per bambini, vestiti e materiale per effettuare medicazioni
Una via Crucis per la pace e una maxi raccolta di beni di prima necessità, non solo cibo e vestiti ma soprattutto dispositivi per effettuare medicazioni. I fedeli della Diocesi agrigentina si stringono al popolo ucraino si uniscono in preghiera, nella speranza che i negoziati portino a un rapido “cessate il fuoco”. Venerdì 11 marzo alle 19, nella cattedrale di San Gerlando, è stata organizzata una via Crucis presieduta dall’arcivescovo Alessandro Damiano. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra l'Arcidiocesi di Agrigento (Centro per la missione) e la Fondazione Migrantes, è stata promossa sui social con l’hashtag “#prayforucraine”.
A Raffadali, invece, sabato 12 marzo dalle 9 alle 17 nella palestra della scuola “Galileo Galilei”, è stata organizzata una raccolta di beni di prima necessità e farmaci su iniziativa del Comune guidato dal sindaco Silvio Cuffaro.
Ai volontari si chiede di portare, oltre a cibo e vestiti, materiale per effettuare medicazioni come garze, cerotti, bende, disinfettanti e antisettici a base di clorexidina e lacci emostatici. Ma sono necessari anche mascherine, valvole a film per la ventilazione polmonare, apparecchi per la misurazione della pressione e della glicemia, termometri, coperte, sacchi a pelo, torce con batterie, creme idratanti, pannolini, latte in polvere, assorbenti, salviettine imbevute, asciugamani e biancheria intima.
E’ necessario consegnare tutto il materiale in appositi contenitori di plastica ed ogni tipologia di bene deve essere accuratamente suddivisa per categoria.