Ucraina, la storia di Ruslana che fugge dalla guerra: raggiunge Lampedusa e riesce a vaccinarsi
Prima in pullman fino a Varsavia attraverso Leopoli. Poi da Wroclaw, in aereo, ha raggiunto Catania per dirigersi infine nella maggiore delle Pelagie: un’odissea a lieto fine
Quella di Ruslava è una delle tante micro-storie della guerra in Ucraina che emozionano ed appassionano. La ragazza, 19enne, è partita da Uman, città dell’Ucraina a 200 chilometri dall'inferno di Kiev. Dopo 5 giorni di viaggio ha raggiunto il fratello Yaroslav a Lampedusa. Prima in pullman fino a Varsavia attraverso Leopoli. Poi da Wroclaw, in aereo, ha raggiunto Catania per dirigersi infine nella maggiore delle Pelagie.
Ruslava, accompagnata dal fratello, si è vaccinata nel Poliambulatorio di Lampedusa dove proseguono le somministrazioni curate da medici ed infermieri dell’Asp di Palermo. Per lei è stata la prima dose mentre Yaroslav ha completo il ciclo con la seconda somministrazione.
“Sono andato via dall’Ucraina lo scorso 11 gennaio – racconta il ragazzo che a Lampedusa è ormai di casa – e faccio il lavoratore stagionale. Il mio pensiero va ad un’altra sorella che è voluta rimanere in patria”.
Sia Ruslana che Yaroslav parlano perfettamente l’italiano e dall’isola del Mediterraneo vivono a distanza le angosce della guerra nel loro paese. “Ho deciso di partire qualche giorno fa – ha raccontato Ruslana – quando ho sentito i boati delle bombe a poca distanza dalla città in cui vivevo".