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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Gruppi in città senza Sagra, Dario Danile: "Li ho invitati io, mi ha detto il sindaco di farlo"

Danile interviene dopo il caos scoppiato in seguito all'arrivo in città del gruppo folk della Lettonia, al quale non è stato comunicato lo spostamento delle date. Ma Marco Zambuto respinge e contrattacca

"I gruppi arrivati in città prima del dovuto? Sì, li ho invitati io. Invito i gruppi per la Sagra da almeno 3 anni. E anche quest'anno il sindaco mi ha dato mandato di farlo. Poi hanno cambiato le date senza dirmi niente. E questo è il risultato". A parlare è Dario Danile, presidente di un gruppo folk locale, nonché collaboratore da alcuni anni dell'organizzazione della Sagra del mandorlo in fiore e del Festival internazionale del folclore. E' stato lui ad invitare alcuni gruppi folk, tra cui quello della Lettonia e quello della Bulgaria. E lo ha fatto – dice – dopo aver ricevuto il "via libera" da parte di Marco Zambuto: "Mi ha detto di invitare i gruppi già alcuni mesi fa. A quell'incontro era presente il vicepresidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Rosa, la giornalista Anna Rita Di Leo* e il segretario del sindaco. Loro ricorderanno sicuramente".

Danile interviene dopo il caos scoppiato in seguito all'arrivo in città del gruppo folk della Lettonia, giunto nella Valle dei Templi per partecipareDario Danile alla Sagra, al quale non è stato comunicato lo spostamento delle date. Stessa situazione per il gruppo di bambini proveniente dal Giappone e per quelli in partenza dalla Bulgaria e dal Kosovo. In tutti i casi i gruppi avrebbero ricevuto l'invito e hanno quindi preparato la partenza per la prima settimana di febbraio. Proprio stamani i componenti del gruppo lettone hanno chiesto di incontrare il sindaco (qui le foto), Marco Zambuto, per chiedere spiegazioni. Ma se da un lato Dario Danile rivendica il mandato ricevuto dal primo cittadino, dall'altro lo stesso Zambuto respinge e contrattacca: "Se qualcuno ha spedito inviti con la carta intestata del Comune di Agrigento, informeremo l'autorità giudiziaria. Non possiamo sobbarcarci colpe che non abbiamo" (guarda qui il video).

Ma Danile, che – come detto – sarebbe colui che da diversi anni si occupa degli inviti per i gruppi folk che partecipano alla kermesse, non ci sta. "Il sindaco farebbe bene a chiedere scusa ai gruppi, anziché polemizzare. I rappresentanti dei gruppi folk, che mi conoscono personalmente da anni, sanno benissimo che ho lavorato a fianco del Comune per la Sagra del mandorlo in fiore. Loro stessi mi raccontano che hanno cercato di contattare il Comune e il primo cittadino, senza però ricevere alcuna risposta. C'è gente che piange, perché ha speso un intero stipendio per prenotare i biglietti e adesso non sa cosa fare". E mentre liti, attacchi sui giornali e "arrivi imprevisti" fanno sorridere il mondo del web ridicolizzando la città di Pirandello, c'è chi sta tentando di ridurre ai minimi termini la brutta figura. Come l'albergatore agrigentino Fabrizio La Gaipa che, di fatto, sta ospitando gratuitamente il gruppo della Lettonia.

Nonostante la Sagra del mandorlo in fiore sia stata rinviata a marzo, sembra comunque che lo "spettacolo agrigentino" sia iniziato in tempo. 

(*A seguito delle dichiarazioni del sig. Dario Danile, la giornalista Anna Rita Di Leo precisa in una nota di essersi trovata in quella sede per ragioni legate al suo lavoro, ovvero mentre era intenta a seguire la visita ad Agrigento di una delegazione brasiliana ricevuta dal sindaco. La discussione oggetto delle dichiarazioni, infatti, si è tenuta a margine della visita della delegazione, che era proprio accompagnata dal sig. Danile).

I gruppi in città chiedono di incontrare il sindaco di Agrigento

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