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Cronaca Grotte

"Anziano rapinato e preso a pugni in faccia", slitta la sentenza

I giudici della seconda sezione penale, dopo la riapertura dell'istruttoria, emetteranno il verdetto a carico dei tre imputati il 27 novembre

Slitta al 27 novembre la sentenza, prevista per ieri, della sentenza del processo sulla presunta rapina con pestaggio ai danni di un anziano di Grotte che aveva sorpreso gli autori del furto della sua moto Ape. 

Per i giudici della seconda sezione penale era "assolutamente indispensabile sentire di nuovo la vittima e acquisire la mappatura delle telecamere di videosorveglianza della zona". Dopo la requisitoria del pm e le arringhe difensive il tribunale aveva deciso di rinviare il verdetto. All'ultima udienza era stata compiuta in aula la nuova attività istruttoria, che non sembra avere chiarito molto i passaggi decisivi, e i giudici hanno rinviato al 28 settembre per le nuove conclusioni. 

La sentenza era attesa per ieri ma l'assenza del giudice a latere Maria Teresa Moretti ha fatto slittare il verdetto di un paio di mesi. Per il pubblico ministero Alessandra Russo, che aveva illustrato in precedenza la requisitoria, i tre imputati dovevano essere condannati: 4 anni e 6 mesi di reclusione erano stati proposti per Dumitru Gherghisan, 31 anni, di origini rumene ma da sempre residente a Grotte; 3 anni e 6 mesi per Amedeo Stagno, 25 anni, e Roberto Mandrice, 33 anni, entrambi di Grotte. I tre (difesi dagli avvocati Gianfranco Pilato, Giuseppe Zucchetto e Daniele Re) nella notte fra il 6 e il 7 giugno del 2014, avrebbero iniziato a smontare una moto Ape posteggiata per strada in via Luna, a Grotte. Dopo avere staccato il carburatore sarebbero stati sorpresi dall’anziano poprietario del mezzo.

Inizialmente l'uomo avrebbe tentato la fuga, poi – secondo il racconto fatto dalla presunta vittima – il rapinatore avrebbe poggiato per terra il carburatore per sferrargli tre violenti pugni in pieno volto che gli fratturarono anche la mascella, provocando anche gravi traumi allo zigomo e all’orbita.

All’identificazione dei tre imputati si è arrivati dopo la visione dei filmato delle telecamere di videosorveglianza del vicino centro polifunzionale. Per i giudici, però, ci sono dei dubbi da chiarire su immagini e movimenti dei rapinatori. 

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