"Picchia la compagna e la minaccia col coltello da cucina", 46enne rinviato a giudizio
L'uomo avrebbe pestato selvaggiamente la convivente e il figlio, scatta l'accusa di maltrattamenti, lesioni e minaccia
Calci, schiaffi, pugni, minacce e aggressioni con un coltello da cucina in mano ai danni della compagna e del figlio di quest’ultima. Fino a quando la donna, nel febbraio dell’anno scorso, non decide di presentare una querela e fa scattare l’accusa di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce. Il giudice dell’udienza preliminare Luisa Turco, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Gloria Andreoli, ha disposto il rinvio a giudizio di S.B., 46 anni, di Grotte. A giudicarlo, al termine del dibattimento, sarà il giudice monocratico Antonio Genna.
La prima udienza è stata fissata per il 21 maggio. Il quarantenne, difeso dall’avvocato Gianfranco Pilato, avrebbe maltrattato la compagna e il figlio della donna fra il luglio del 2015 e il novembre del 2017. La convivente sarebbe stata colpita ripetutamente con calci, schiaffi e pugni e minacciata di morte. Il figlio sarebbe stato percosso e afferrato per il collo.