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Ennesimo caso / Grotte

Scoppia la lite e 18enne viene infilzato con con un forchettone da cucina: denunciato sedicenne

Il ferito, colpito al bicipite del braccio sinistro, è finito all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta dove i medici lo hanno dovuto sottoporre ad un urgente intervento chirurgico

Per quale motivo sia scoppiata la discussione non è risultato essere chiaro. Gli investigatori, genericamente, hanno parlato di “futili motivi”. Motivi schiocchi certamente, verosimilmente legati all’obbligatoria convivenza. Un diciottenne tunisino è però stato aggredito con un forchettone da cucina: è stato colpito al bicipite del braccio sinistro e seriamente ferito è finito all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta dove i medici lo hanno dovuto sottoporre ad un urgente intervento chirurgico e dove la prognosi, per la guarigione, è stata sciolta in 30 giorni, salvo complicazioni.

E’ accaduto tutto in una struttura d’accoglienza, una comunità per minori non accompagnati, di Grotte. Ad aggredire e ferire il connazionale, appena maggiorenne, è stato un sedicenne che è stato identificato e denunciato, in stato di libertà, alla Procura presso il tribunale per i minorenni di Palermo, dai carabinieri. I militari dell’Arma della stazione di Grotte, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, sono riusciti anche a ritrovare e a porre sotto sequestro l’arma del delitto: il forchettone da cucina.

Accade di frequente, nelle varie strutture d’accoglienza tanto per minori non accompagnati quanto per adulti e famiglie, che si inneschino – fra gli ospiti – diatribe e liti. Nella maggior parte dei casi si risolvono, magari dopo un po’ di baruffa, senza alcuna conseguenza. Talvolta però vengono creati danni e ci scappano anche dei feriti. Appena una decina di giorni prima, ad esempio, dei migranti ubriachi hanno danneggiato, anzi devastato, suppellettili, arredi e materiale informatico di Villa Sikania, struttura della quale erano ospiti. Fu il parapiglia quella sera nell’ex hotel di lusso all’ingresso di Siculiana. Due i tunisini che vennero poi denunciati, in stato di libertà, alla Procura di Agrigento, per danneggiamento in concorso. E vennero anche segnalati alla Prefettura poiché appunto ubriachi.

Nella stessa struttura, qualche ora dopo, si scatenò una rissa. Cinque i feriti – quattro dei quali in codice “giallo”, a causa del trauma cranico, frattura del setto nasale, delle costole e di un arto superiore – che finirono al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Episodi analoghi si sono registrati anche, negli scorsi mesi, ad Aragona dove un giovane migrante riportò uno gravissimo taglio, uno sfregio permanente, al volto. Adesso è stata appunto la volta di due tunisini ospiti della comunità d’accoglienza per minori non accompagnati di Grotte.

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