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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il green pass obbligatorio per lavorare torna a far discutere

Dalle Regioni l'appello al governo per estendere la durata della validità dei tamponi a 72 ore

Le Regioni temono il rischio caos per il 15 ottobre quando scatterà l'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro. Una preoccupazione già emersa e sottoposta al governo in occasione dell'ultima riunione di giovedì scorso e che sarà affrontata di nuovo il 13 ottobre in Conferenza Regioni. Per evitare questa situazione le Regioni propongono di aumentare la validità dei tamponi per il rilascio del green pass portandoli tutti da 48 a 72 ore e di concedere alle aziende di organizzarsi anche in autonomia per l'esecuzione dei test in azienda.

Cosa cambia da venerdì 15 ottobre

Secondo l'ultimo decreto green pass da venerdì tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, rischiano multe salate se entreranno nei luoghi di lavoro senza la certificazione di essersi sottoposti al vaccino anti covid, di esser guariti o di essere negativi al test. Il mancato possesso del green pass non sarà inoltre motivo per lavorare da casa in smart working, "in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza": un'assenza ingiustificata che se non darà adito al licenziamento, causerà la sospensione dello stipendio, la mancata maturazione di ferie e contributi previdenziali.

  • Da 15 ottobre green pass obbligatori;
  • Senza green pass sospensione stipendio, ferie e pensione;
  • Controlli a tappeto all'ingresso (o a campione ad almeno il 30% del personale a rotazione).

 Le misure anti covid in vigore da lunedì 11 ottobre

decreto riaperture musei
decreto riaperture stadio
decreto riaperture concerti
decreto riaperture discoteche

A pochi giorni dall'entrata in vigore il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato oggi a chiedere un intervento urgente del Governo "per evitare il caos" ma da altri due partiti della maggioranza, Pd e FI, si critica la sortita del Carroccio, invitandolo a non innescare una nuova polemica. Il problema sorgerebbe proprio dall'impossibilità di processare tamponi per tutti i lavoratori non vaccinati: solo in Veneto come spiegato dal Governatore Zaia sarebbero 590mila i no-vax in età da lavoro: "Gran parte di questi 590 mila probabilmente non si vaccineranno mai, e del resto una quota di scettici c'é in tutti i paesi per qualsiasi vaccinazione" spiega Zaia.

"A chi dal 15 ottobre dovrà spendere un sacco di soldi in fastidiosi tamponi per avere il Green pass ricordo che esiste una alternativa gratuita: vaccinarsi e godersi i soldi risparmiati con maggiore tranquillità". scrive su Twitter il virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano Roberto Burioni.

L'effetto green pass è finito: tre milioni di over 50 senza vaccino 

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