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Cronaca

Super Green Pass: cosa cambia tra 48 ore, tutte le novità

Da martedì 15 febbraio sarà in vigore la misura per i lavoratori over 50, che riguarda tanto il pubblico quanto il privato. Si rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro e la sospensione dal servizio e dallo stipendio

Dal 15 febbraio, dopodomani, scatta l'obbligo per tutti i lavoratori over 50 di avere il Super Green Pass, dunque il certificato che si ottiene solo con la vaccinazione o per guarigione dal covid, e non con un test antigenico o molecolare negativo. Chi non lo avrà rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro, oltre a risultare assente ingiustificato perdendo così il diritto a retribuzione e contributi. Il mancato possesso per quattro giorni (anche non consecutivi) del pass attestante l'obbligo fa scattare, a partire dal quinto giorno, la sospensione dal servizio e dallo stipendio. E sono previste sanzioni da 400 a 1.000 euro per i datori di lavoro pubblici e privati che non controllano. La misura vale fino al 15 giugno 2022, e probabilmente non sarà prorogata.

Super Green Pass obbligatorio per lavorare da martedì

Mezzo milione di persone in Italia hanno scelto di non vaccinarsi anche se il prezzo da pagare è restare senza stipendio per 4 mesi. Martedì chi avrà compiuto 50 anni e non sarà vaccinato o guarito sarà considerato assente ingiustificato: non è una novità, sia chiaro. Lo prevede il decreto numero 1 del 7 gennaio scorso "senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della predetta certificazione (il Super Green Pass, ndr), e comunque non oltre il 15 giugno 2022". 

La legge stabilisce che il Super Green Pass valga anche per varie categorie di lavoratori senza limiti di età, per esempio in scuola, università, forze dell’ordine e sanità. Inoltre, tutti gli over 50, a prescindere che siano o meno lavoratori, dal primo febbraio sono obbligati a vaccinarsi ma la sanzione prevista, 100 euro, non è pesante come lo è invece il rischio di non prendere lo stipendio per quattro mesi.

I lavoratori over 50 in possesso dell’esenzione alla vaccinazione non dovranno essere sospesi, ma il datore di lavoro dovrà assegnare loro delle mansioni diverse, anche in smart working. I lavoratori under 50 possono continuare ad accedere al luogo di lavoro con il Green Pass base.

Il Super green pass, o Green pass rafforzato, si ottiene con la vaccinazione o la guarigione dal Covid: non si ottiene, a differenza del Green pass base, con l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare. Dopo la prima dose, il Super Green pass è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose, è valido per sei mesi; dopo la dose di richiamo è illimitato.

Green Pass, l'addio arriva prima?

"Quando sarà possibile vaccinarsi con Novavax non avrò remore"

Una bancaria napoletana di 51 anni racconta oggi a Repubblica questi giorni per lei molto difficili: "Sarò sospesa senza stipendio, né alimenti. Comincio ad avvertire un po’ di ansia. Ho comprato casa da poco, dovrò valutare la possibilità di sospendere il mutuo. Non sono una No Vax. Quando sarà possibile vaccinarsi con Novavax non avrò remore a farlo. Mi sono documentata - assicura - Novavax non dovrebbe avere i problemi dei vaccini a Rna messaggero. Ho letto oltre 80 pagine di un matematico come Mario Menichella, ho seguito le trasmissioni di Mario Giordano, gli interventi di Vittorio Sgarbi, dell’endocrinologo Giovanni Frajese e altri esperti".

Le rassicurazioni delle stragrande maggioranza degli scienziati sulla sicurezza dei vaccini e le ultime statistiche che confermano l’efficacia contro le forme più gravi della malattia non l'hanno affatto convinta: "Invece in me si è rafforzata l’idea che questi vaccini non assicurano l’immunità, ma uno scudo temporaneo e obsoleto rispetto alle varianti. Ciò nonostante, non ho avuto remore a far vaccinare con tre dosi mia madre. A mio figlio, che ha compiuto i 18 anni, ho lasciato libertà di decidere e ha scelto di farlo. La cosa che a me fa più male è un’altra, il clima di divisione sociale. Ho sempre pagato le tasse, non ho mai usufruito immotivatamente della sanità pubblica. Eppure mi sento dire che se dovessi finire in terapia intensiva sarei una parassita. Lo trovo profondamente ingiusto".

(fonte: today.it)

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