Giustizia, il Csm nomina il presidente dei Gip: corsa a 6 per la successione di Provenzano
Il magistrato, originario di Castrofilippo, a marzo lascerà l'incarico per la scadenza del tetto degli otto anni. Chiusi i termini per la presentazione delle domande
Ci sono l'attuale gip di Agrigento Stefano Zammuto, il vice presidente della seconda sezione penale Giuseppe Miceli e il gip di Sciacca Alberto Davico che al palazzo di giustizia di via Mazzini ha operato per tanti anni.
In corsa anche il gip di Palermo Claudia Rosini, il magistrato dello stesso ufficio del tribunale di Enna Vittorio La Placa e il consigliere della Corte di appello di Caltanissetta Giovanbattista Tona. E' partita ufficialmente la corsa alla presidenza dell'ufficio Gip-Gup del tribunale di Agrigento, da molti ritenuto l'ufficio giudiziario più prestigioso nel settore giudicante.
L'attuale capo Francesco Provenzano, a marzo, lascia l'incarico per avere raggiunto il tetto degli 8 anni previsto dalla legge Mastella per tutti gli incarichi direttivi e semidirettivi. Ancora da decidere il suo futuro (un'ipotesi potrebbe essere la permanenza come gip "semplice", scelta fatta da anni anche dall'ex presidente Luisa Turco), intanto si sono chiusi i termini per la presentazione delle candidature al Consiglio superiore della magistratura.
L'organo di autogoverno delle toghe, adesso, dovrà decidere a chi dei sei candidati affidare l'incarico. Fra gli "agrigentini" l'unico che opera già nello stesso ufficio da molti anni è Zammuto, nisseno di origine ma agrigentino di adozione, che al tribunale di Agrigento lavora da circa 17 anni con una pausa di poco più di due anni al tribunale di Nicosia, poi soppresso. Ambisce a rientrare ad Agrigento, per presiedere l'ufficio dove ha lavorato per anni, anche Davico che, nel 2013 ha lasciato via Mazzini prima per la Corte di appello di Caltanissetta e, in seguito, per l'ufficio Gip-Gup di Sciacca.
Trascorsi di gip a Sciacca anche per Miceli, ormai da diversi anni alla seconda sezione penale del tribunale di Agrigento. Infine ci tentano il magistrato Claudia Rosini (la più giovane dei candidati), in servizio all'ufficio Gip di Palermo e Vittorio La Placa che lavora nello stesso ufficio a Enna.