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Cronaca

Giustizia e fase 2, dopo le polemiche per gli intoppi e la ripartenza lenta arrivano i correttivi

Il presidente del tribunale modifica il provvedimento organizzativo, vertice a fine mese con procuratore e rappresentanti dell'avvocatura

Potenziato il servizio di front office e incrementati i servizi telefonici di raccordo con le cancellerie. Tutti i giudici del circondario, inoltre, sono stati invitati ad adottare "preventivamente e con la massima urgenza i provvedimenti diretti a individuare le cause da trattare con contestuale indicazione di tempi e modalità di tenuta delle relative udienze, al fine di consentire a tutti gli operatori di organizzare contestualmente le rispettive attività".

Il presidente del tribunale di Agrigento, Pietro Maria Falcone, risponde così al pressing dell'avvocatura che, in questi giorni, ha polemizzato per il piano di ripartenza, graduale e ritenuto troppo lento, a partire solo dal primo giugno.

Si era pensato addirittura ad un flash mob in toga davanti al tribunale, l'iniziativa è poi naufragata anche perché il commissario straordinario dell'Ordine degli avvocati, Silvio Miceli - raccogliendo segnalazioni e proteste anche in relazione alle difficoltà nell'accedere ai servizi di cancelleria - ha rassicurato che avrebbe rappresentato la vicenda ai vertici degli uffici.

Il primo passaggio c'è stato e, ieri, sono state decise le prime modifiche adottate sulla scorta di un complesso di richieste avanzate la settimana scorsa. Falcone non nasconde l'amarezza "per alcune dichiarazioni social e a mezzo stampa" relativamente al presunto rallentamento dell'attività giudiziaria e a una scarsa produttività del personale amministrativo". "Tali considerazioni - scrive Falcone nel nuovo documento organizzativo - oltre ad essere assolutamente ingenerose sono prive di qualsiasi fondamento poiché il tribunale di Agrigento ha continuato a lavorare anche nel periodo di maggiore crisi epimediologica grazie all'impegno di tutto il personale amministrativo, ovviamente nei limiti consentiti dalle normative". 

Oltre ad alcune misure correttive, poste in essere per eliminare "criticità e disagi" segnalati dall'avvocatura, è stato fissato un incontro, rigorosamente in remoto, fra lo stesso presidente del tribunale, il procuratore Luigi Patronaggio, il commissario dell'Ordine Silvio Miceli ed, eventualmente, una piccola delegazione dell'avvocatura. Il confronto, "nell'ottica della fase più ampia di ripresa dell'attività giudiziaria, a decorrere dal primo giugno", dovrebbe tenersi il 29 maggio alle 11,30.
 

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