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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Giustizia, ad Agrigento si va decisi verso la "fase 3": ingresso libero per gli avvocati

Dal 18 giugno scompare l'obbligo di prenotarsi per accedere alle cancellerie, niente autocertificazione per il pubblico che avrà un'ora di tempo in più per entrare

Primo passo verso la "fase 3" della giustizia che, salvo imprevisti, scatterà anche al palazzo di giustizia di Agrigento a partire dal primo luglio. Il presidente del tribunale Pietro Maria Falcone, di intesa con il procuratore Luigi Patronaggio e il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Agrigento retto dal commissario straordinario Silvio Miceli, ieri ha varato un provvedimento che va deciso nella direzione della "completa normalizzazione dell'attività giudiziaria auspicata per il prossimo mese di luglio".

Tre i punti principali del provvedimento. Innanzitutto va in archivio l'autocertificazione per il pubblico che, in una prima fase della ripartenza, era richiesta anche per gli avvocati che accedevano al tribunale. L'orario di accesso, inoltre, è stato esteso di un'ora e sarà consentito dalle 9 alle 12.

La novità principale, in vista di una più ampia ripresa, quasi definitiva, dell'attività giudiziaria (tenendo, comunque, presente che molti procedimenti sono stati già rinviati al periodo successivo alla sosta estiva) riguarda l'autorizzazione all'accesso alle cancellerie degli avvocati che, fino ad oggi, per interagire con gli uffici per il deposito di atti e ogni altra attività o informazione, dovevano fissare un appuntamento telefonico.

"Gli avvocati - scrive il presidente del tribunale - possono accedere nelle cancellerie, anche senza fissazione di un preventivo appuntamento, uno per volta evitando qualsiasi assembramento e rispettando il turno in modo da mantenere il distanziamento". Il provvedimento prevede che sia formata un'apposita lista degli avvocati, in attesa di strumenti telematici prossimi all'entrata in funzione, in modo che ci si possa spostare ad attendere il turno senza creare assembramenti.

Capitolo, a parte, infine relativo all'impianto di climatizzazione di cui tanto si è discusso per via dei paventati rischi legati alla diffusione del Covid. In sostanza, come concordato dalle autorità sanitarie, è stata disposta la disattivazione della funzione di ricircolo dell'aria che potrebbe alimentare la diffusione del virus qualora fosse presente nell'aria. 

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