Disagio giovanile, al via il progetto “Blue box” della polizia di Stato
Dell’equipe fanno parte anche medici, psicologi e rappresentanti dei centri antiviolenza
Anche in città arriva il "Blue Box", il progetto utile a sensibilizzare i giovani. L'idea è stata elaborata dalla polizia di stato. Il suicidio ai giorni d’oggi è la seconda causa di morte per i giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Il disagio da cui scaturiscono i gesti anticonservativi spesso è riconducibile all’avere subito atti di bullismo, all’essere stati partecipi di tragici giochi di ruolo ovvero a stati di abbandono o contesti familiari di estremo degrado e problematicità. L'iniziativa coinvolgerà anche gli istituti secondare di primo e secondo grado.
La polizia di stato, ha deciso di avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione. Tutto que sto, prevede la promozione progetto “Blue Box”. La campagna di prevenzioneprevede l’allestimento di punti informativi in cui sarà presente un’equipe di personale della polizia di Stato (Divisione Polizia Anticrimine – ufficio Minori, Squadra Mobile, dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dell’ufficio Sanitario Provinciale e della polizia postale e delle Comunicazioni), specializzato contrastare al bullismo, al cyberbullismo ed a fornire indicazioni sull’suo consapevole delle nuove tecnologie. Dell’equipe fanno parte anche medici, psicologi e rappresentanti dei centri antiviolenza.
Il progetto vuole sensibilizzare sia i giovani che gli adulti (familiari, insegnanti) sul tema del disagio giovanile, del bullismo e del cyberbullismo, affinchè si possano riconoscere ed individuare i segnali di malessere al fine di fornire indicazioni utili per un corretto utilizzo anche del web.
In occasione degli incontri, che prenderanno il via nel prossimo mese di novembre, verrà distribuito materiale informativo e, per favorire l’emersione del fenomeno e raccogliere eventuali segnalazioni, anche in forma anonima, saranno disponibili delle cassette di colore blu, appunto le “blue box”.