E' allarme per il gioco "spacca testa", il preside: "Vietato anche solo emulare"
Il dirigente scolastico Francesco Catalano: "Nessuna tolleranza sarà usata nei confronti di chi sarà sorpreso ad agire ai danni dei propri compagni: il rischio di danno permanente alla salute o di lesioni o di morte è alto e reale"
E' allarme "Skull breaker challenge". Un allarme che ha portato il dirigente scolastico, Francesco Catalano, dell'istituto comprensivo "Francesco Giorgio" di Licata a firmare un provvedimento di "assoluto divieto, anche solo di simulare il gioco". Fra Agrigento e provincia dovrebbe trattarsi del primo, concreto, provvedimento - messo in atto da un preside - per tutelare i giovani.
Che cos'è la Skullbreaker Challenge
Ma come funziona la Skullbreaker Challenge? In genere due partecipanti coinvolgono una vittima ignara in una sorta di 'gara' di salti, per poi spingerla o sgambettarla a sorpresa. Risultato: una pericolosa caduta, con il serio rischio di trauma cranico.
Il dirigente scolastico: Rischi altissimi, nessuna tolleranza
"Tutti devono conoscere la pericolosità di questa assurda pratica che imperversa sui social. Tutti gli adulti che operano nella scuola - ha scritto il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Licata - sono perentoriamente invitati a vigilare sui comportamenti degli alunni e a segnalarne prontamente al dirigente l'evenienza. I genitori sono invitati ad informarsi accuratamente su questo pericolosissimo 'gioco' (che in effetti non è altro che la spettacolarizzazione di un vero e proprio bullismo ai danni dei più deboli) che è tutt'altro che una ragazzata. Gli alunni sono tenuti a tenere, sempre, comportamenti corretti e ad evitare assolutamente - prosegue il preside - di emulare questi comportamenti. Nessuna tolleranza sarà usata nei confronti di chi sarà sorpreso ad agire ai danni dei propri compagni: il rischio di danno permanente alla salute o di lesioni o di morte è alto e reale".
"Pronti a segnalare all'autorità giudiziaria"
"Il dirigente si riserva, nel caso che qualcuno degli alunni trasgredisca tale divieto, di chiedere la convocazione del consiglio d'istituto affinché sia comminata la massima sanzione possibile - ha aggiunto il preside Francesco Catalano - . Il dirigente si riserva di segnalare all'autorità giudiziaria per i minori e ai servizi sanitari e sociali sul territorio comportamenti tali da mettere a rischio la propria e l'altrui incolumità. Ai genitori si raccomanda di controllare scrupolosamente gli smartphone dei propri figli, di disinstallare le app pericolose, di chiudere le chat che non fanno altro che generare pericolose deviazioni da una sana relazione fra giovani. Proteggiamo i nostri ragazzi, seguiamoli da vicino!".