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Cronaca Favara

Il "giallo" di Gessica e la nuova scritta sul muro, indagini sulla grafia e sul nominativo

Gli interrogativi sono sempre gli stessi: quella scritta è una inusuale forma di collaborazione? O è un tentativo (forse l’ennesimo) di depistaggio delle indagini sulla scomparsa della ventisettenne? Proprio quest’ultima idea sembra divenire sempre più forte

La vernice utilizzata è sempre rossa. La grafia, anche se a stampatello, sembra essere grosso modo uguale a quella delle prime scritte fatte – e ritrovate il 25 ottobre scorso - su dei muretti di contrada Crocca a Favara. Nella frase scoperta ieri su un altro muretto, questa volta in territorio di Naro, non viene però indicato – contrariamente alle scritte di fine ottobre - il nominativo dell’assassino.

Sui muri di Favara, il nome del presunto assassino 

Nella frase incisa, anche malamente, sul muretto della periferia di Naro, si fa invece il nominativo di un uomo che sarebbe “coinvolto nel caso di Gessica Lattuca”, un uomo - ritenuto dall’amanuense - “amico dei mafiosi”. La frase si conclude, verosimilmente per rafforzare e dare credibilità, con “questa è la verità". E poi ci sono le parole, quasi come se fosse una firma, "lo sbirro”. I carabinieri hanno avviato le indagini. Sul posto, in territorio di Naro, hanno lavorato – ieri mattina - i militari dell’Arma della locale stazione, ma si sono naturalmente recati anche quelli della tenenza di Favara e quelli del nucleo Investigativo del reparto Operativo del comando provinciale che si stanno occupando della scomparsa della ventisettenne, mamma di quattro bambini piccoli.

Ancora una scritta sul muro, spunta un altro nome 

Non ci sono conferme ufficiali, ma il nominativo indicato dall’ignoto amanuense “ben informato” non rientrerebbe fra quelli già al vaglio degli investigatori. Militari dell’Arma che ieri, pare, stessero cercando di identificare la persona indicata – con nome e cognome - nella scritta fatta sul muretto. L’iniziale lettera del cognome, fra l’altro, non risulterebbe essere categoricamente chiara ai militari che, ieri, appunto, erano concentrati sulla fase dell’identificazione. Un passaggio investigativo che deve essere, naturalmente, fatto perché nulla – così come è stato fin dall’inizio dell’inchiesta – può essere lasciato al caso in questo “giallo”.

IL VIDEO. Il "giallo" di Gessica, spunta una scritta sul muro di Naro

Il “giallo” della scomparsa della ventisettenne di Favara, ancora una volta, sembra non soltanto complicarsi, ma divenire quasi incomprensibile. Gli interrogativi – esattamente come era già stato lo scorso ottobre – sono sempre gli stessi: Quella scritta è una inusuale forma di collaborazione? O è un tentativo (forse l’ennesimo) di depistaggio delle indagini sulla scomparsa della giovane? Proprio quest’ultima idea – dopo le prime due scritte comparse sui muretti di Favara – sembra divenire sempre più forte.

Il "giallo" della scomparsa di Gessica, dissequestrati i beni di Russotto 

Le bocche degli investigatori restano, inevitabilmente, chiuse. Sono passati 4 mesi dalla scomparsa di Gessica Lattuca (l’amanuense “ben informato”, forse per la troppa velocità nell’utilizzare la bomboletta spray di colore rosso, ha scritto “Lattca”). I carabinieri della tenenza di Favara e quelli del nucleo Investigativo del comando provinciale non si sono mai fermati un solo giorno, sia nelle ricerche della ventisettenne che nell’attività investigativa.

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