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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Agrigentini provano a scappare con la figlia neonata senza le dimissioni, bimba affidata all'ospedale

E' successo al Buccheri La Ferla. Non risulterebbe alcun esame eseguito durante la gravidanza, ma la piccola sta bene e, dopo il coinvolgimento di un magistrato e dei servizi sociali, è stata affidata temporaneamente al direttore sanitario

Temendo probabilmente che gli assistenti sociali potessero togliergliela, avrebbero provato a portar via la propria figlia neanche 48 ore dopo il parto senza le dimissioni dell'ospedale, quasi sgattaiolando via dalla stanza in cui si trovavano al Buccheri La Ferla. Un proposito sventato grazie alla sensibilità o a un’intuizione dei medici che, prima di dimetterli nei tempi previsti per legge, hanno voluto vederci chiaro. Nonostante non risulterebbe alcun esame eseguito durante la gravidanza, la neonata sta bene e, dopo il coinvolgimento di un magistrato e dei servizi sociali, è stata affidata temporaneamente al direttore sanitario. Per evitare di separarle, la madre potrà comunque continuare a vedere la piccola e, se possibile, ad allattarla ma non potrà portarla a casa.

La coppia di genitori era arrivata a Palermo dopo un viaggio di un centinaio di chilometri in auto iniziato nell'Agrigentino. Il primo campanello d’allarme per medici e ostetrici è stato l’assenza di tracciati o di altri accertamenti fatti durante la gravidanza, quasi a indicare una certa trascuratezza negli ultimi mesi per un due persone che avrebbero dovuto avere il loro primo bambino. Altri due campanelli sarebbero suonati dopo il parto. Durante il travaglio il giovane neopapà aveva fatto qualche confessione su alcuni farmaci che assumeva mentre la giovane donna, poco più di 24 ore dopo, aveva chiesto di firmare le proprie dimissioni volontarie per lasciare il Buccheri La Ferla.

Il personale sanitario a quel punto ha preferito approfondire la vicenda e monitorare ancora un po’ la bambina prima di consentire che uscisse senza andare incontro a un qualsiasi genere di rischio. Insieme ai servizi sociali ospedalieri è stato richiesto un intervento della polizia per identificare compiutamente i genitori e valutare la situazione. Dopo qualche attimo di tensione gli agenti del commissariato Brancaccio sono riusciti a distendere gli animi e a convincere i due giovani genitori a pazientare un po' e ad attendere, per il bene della neonata, indicazioni dalla Procura per i minorenni.

I successivi accertamenti delegati agli agenti di polizia giudiziaria della polizia presso la Procura per i minori hanno permesso di avere un quadro più chiaro sulla coppia che, si è scoperto successivamente, aveva già avuto dei figli che, però, con il coinvolgimento dei servizi sociali e del Tribunale gli erano stati tolti perché i due non sarebbero stati in grado di garantire un ambiente idoneo alla loro crescita. Anche questa volta il tribunale sarà chiamato a vagliare il contesto nel suo complesso per, eventualmente, confermare con un decreto la decisione presa temporaneamente o prevedere progetti per verificare le loro capacità genitoriali.

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