Prova a risparmiare e compra un gazebo su internet: truffata quarantenne
Non c’è soltanto la truffa delle piscine modulari fuori terra. Perché si sa i delinquenti del web non soltanto sono capaci di contestualizzarsi, ma anche di mettere in vendita – in maniera fasulla naturalmente – quelli che, periodicamente, sono i prodotti più ricercati online
Non c’è soltanto la truffa delle piscine modulari fuori terra. Ma anche quella dei gazebo. Perché si sa i delinquenti del web non soltanto sono capaci di contestualizzarsi, ma anche di mettere in vendita – in maniera fasulla naturalmente – quelli che, periodicamente, sono i prodotti più ricercati su internet. Più ricercati perché, di fatto, gli acquirenti provano a risparmiare. Così una quarantenne canicattinese ha trovato, su un apposito sito internet, un gazebo ad un prezzo interessante: 180 euro. Soldi che la donna ha pagato, con carta di credito, senza pensarci due volte. Si trattava del resto del gazebo, 3x2 con tende laterali richiudibili, che stava proprio cercando.
E per fare in fretta, convinta dal venditore internauta, ha subito fatto il pagamento. Usando la carta di credito, le era stato detto, avrebbe avuto la merce nel più breve tempo possibile. Dopo due giorni, però, non avendo avuto alcuna conferma sulla spedizione, la quarantenne ha iniziato a preoccuparsi e ad insospettirsi. Ha richiamato lo stesso numero che le era stato fornito ed è stata invitata, per avere informazioni precise, a richiamare l’indomani. Nei giorni seguenti, l’acquirente del gazebo ha chiamato, ed anche più volte, ottenendo però sempre risposte vaghe. E poi, ad un certo punto, a quel numero di telefono non ha più risposto nessuno. Anzi, ad un certo punto, il numero è risultato essere irraggiungibile. Ed è proprio a questo punto che la donna, convinta d’essere stata vittima di una truffa online, si è recata al commissariato di polizia di Canicattì dove ha raccontato tutto agli agenti e dove ha prodotto tutti i documenti relativi al pagamento. I poliziotti hanno, naturalmente, aperto un’indagine a carico di ignoti e hanno avvisato la Procura. Appare scontato che, se già non è avvenuto, nei prossimi giorni, quegli incartamenti verranno trasmessi alla polizia Postale affinché vengano portate a termine le attività per identificare il truffatore online.