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Microcriminalità

Sfondano il finestrino dell'auto e rubano la borsa: danni per una 47enne

Devastata con un chiodo la carrozzeria della Peugeot 208 di una trentasettenne, di origini russe ma residente da tempo in città

In un caso, hanno sfondato il vetro del finestrino e si sono impossessati della borsetta che la quarantasettenne aveva lasciato all’interno dell’abitacolo del suo suv Citroen. Nell’altro, hanno rigato – anzi devastato – la carrozzeria della Peugeot 208 di una trentasettenne, di origini russe ma residente ad Agrigento. Continuano, nella città dei Templi: tanto a San Leone quanto in centro urbano, i danneggiamenti di autovetture. Casi diversi naturalmente, non collegabili – in nessuna maniera – fra di loro. Ad indagare, dopo aver raccolto le relative denunce a carico di ignoti, sono le forze dell’ordine.

La quarantasettenne era andata in un locale di viale Delle Dune, nel rione balneare di San Leone. E aveva lasciato, forse inavvertitamente, la borsetta all’interno dell’abitacolo del suo suv Citroen. Qualcuno, senza essere visto, né tantomeno sentito, è riuscito a sfondare il vetro del finestrino e ad impossessarsi della borsa con all’interno poche decine di euro e tutti i documenti personali dell’agrigentina. Gli investigatori hanno già verificato se, nell’esatto punto in cui era stato lasciato parcheggiato il suv, vi erano o meno delle telecamere di videosorveglianza. Impianti che, naturalmente, potrebbero facilitare l’attività investigativa per identificare colui che ha messo a segno il furto aggravato dal danneggiamento.

E stessa verifica, verosimilmente, è stata fatta anche per il caso dell’autovettura, una Peugeot 208, che è stata danneggiata, con un oggetto appuntito, forse un chiodo. La proprietaria, una trentasettenne di origini russe, ma residente da tempo in città, l’aveva lasciata parcheggiata in centro. Al momento di riprendere la vettura ha fatto la brutta scoperta. Anche in questo caso, appunto, è stata formalizzata una denuncia a carico di ignoti. I casi di raid vandalici che devastano le carrozzerie delle macchine si ripetono con cadenza sistematica, tant’è che si è già parlato di un “maniaco del chiodo”. Non c’è però, naturalmente, nessuna certezza sul fatto che a colpire sia sempre la stessa mano. Potrebbe trattarsi, anzi è forse proprio scontato che sia così, di casi – e vandali – diversi. Spetterà comunque agli investigatori provare, laddove possibile, a fare chiarezza e ad identificare tanto il ladro quanto il vandalo che hanno colpito negli ultimi due, recenti, casi.

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