Sono stati ritenuti responsabili di furto e rapina commessi in concorso tra loro nel 2019. Arrivata la sentenza di condanna di primo grado - a 3 anni e 10 mesi di reclusione -, i carabinieri del Norm di Cammarata, in collaborazione con i colleghi di Santo Stefano Quisquina, hanno dato esecuzione alle due ordinanze di carcerazione emesse dalla Procura della Repubblica di Sciacca. I provvedimenti riguardano due giovani: un 24enne originario di Santo Stefano di Quisquina ed un 21enne originario di Mussomeli, entrambi residenti a Cammarata. Dopo le formalità di rito, sono stati portati entrambi al carcere "Di Lorenzo" di Agrigento.

Era agosto del 2019 quando venivano messe a segno due rapine a mano armata: una ad un tabacchino di San Giovanni Gemini e l'altra in una farmacia di Santo Stefano Quisquina e due furti in abitazione a Cammarata. L'attività investigativa subito avviata consentì, all'epoca, di stringere il cerchio sui rapinatori, uno dei quali, posto davanti all’evidenza dei fatti, ha confessato le proprie responsabilità. Furono così denunciati alla Procura N. R., 22enne di Cammarata, nullafacente, F. T., 20enne di Cammarata, nullafacente. Il modus operandi dei rapinatori consisteva nel fare ingresso nell’attività commerciale con dei passamontagna e berretti per non essere identificati. Mentre uno dei complici impugnava un coltello o una pistola giocattolo, l'altro si faceva consegnare il denaro. Fatta la rapina, i due fuggivano a bordo dell'auto parcheggiata nelle adiacenze della scena del crimine. Gli investigatori, durante le indagini, hanno acquisito le registrazioni video, ricostruendo i movimenti di persone e veicoli di interesse operativo. Effettuate le perquisizioni, a casa di uno degli indagati, i militari hanno trovato sia la pistola giocattolo che il coltello utilizzato; ma anche i vestiti indossati durante i vari episodi criminali. A conclusione del primo grado di giudizio, il tribunale di Sciacca ha condannato i due autori di rapina rispettivamente a 3 anni e 11 mesi e 3 anni e 10 mesi.