Rubano cavi di rame e poi li lasciano dentro un furgone, i carabinieri trovano la refurtiva: avrebbe fruttato 25 mila euro
I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini individuando il mezzo con all’interno tutto il materiale sottratto dall’impianto fotovoltaico di un’azienda agricola. Tutto quanto è stato restituito al legittimo proprietario
Rubano circa 1.500 metri di cavi di rame dall’impianto fotovoltaico di una società agricola, provocando un danno stimato in oltre 25 mila euro. Le immediate, praticamente fulminee, ricerche dei carabinieri, che hanno setacciato tutto il comprensorio di Sant’Angelo Muxaro, permettono di rinvenire, parcheggiato in contrada Pantano, un furgone con all’interno l’intera refurtiva. Non è chiaro – è anzi una sorta di mistero – quello che è accaduto durante la notte del colpo e perché, dopo aver tagliato, asportato e caricato il furgone, quel mezzo sia stato lasciato parcheggiato, con all’interno il materiale che “scottava”. Verosimilmente sperando che non venisse visto. Invece quel Ford Transit è stato notato ed ispezionato. E’ risultato essere stato rubato lo scorso febbraio a Palagonia, nel Catanese, e all’interno, appunto, c’era la refurtiva che è stata subito restituita al legittimo proprietario.
Erano le 10 quando il responsabile dell’impianto fotovoltaico della società agricola si recava alla caserma dei carabinieri di Sant’Angelo Muxaro per denunciare quanto era accaduto. Qualcuno, durante la notte, dopo aver tagliato la recinzione metallica perimetrale, s’era introdotto nell’impianto e aveva arraffato 1.500 metri circa di cavi elettrici di rame, dal diametro di 1x95 millimetri quadrati. Materiale che, secondo la stima, pesava complessivamente ben 1.300 chilogrammi.
I carabinieri di Sant’Angelo Muxaro, coordinati dal comando compagnia di Canicattì, hanno subito avviato l’attività investigativa e, naturalmente, il primo passaggio è stato quello di setacciare l’intero comprensorio, mettendosi a “caccia” di tracce o indizi. Alle ore 13, posteggiato in contrada Pantano, sempre a Sant’Angelo Muxaro, è stato rinvenuto quel furgone sospetto. Fatto il primo controllo, il mezzo è risultato essere oggetto di furto, commesso a Palagonia, il 9 febbraio scorso. Inevitabili, naturalmente, i dubbi e sospetti. Ed aperto il portellone del Ford Transit è arrivata la conferma: all’interno c’erano proprio tutti i cavi di rame che erano stati rubati la notte precedente. E’ stata informata, naturalmente, la Procura della Repubblica di Agrigento che ha autorizzato la restituzione della refurtiva al legittimo proprietario. Attualmente, l’attività investigativa prosegue per provare ad identificare i “cacciatori” di “oro rosso”. Scontato che entrare in azione, anche per la quantità di materiale che era stato rubato, siano state almeno due persone. Ma potrebbero essere stati molti di più e magari anche con un altro mezzo, con il quale sono riusciti appunto a sparire nel nulla.