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Venerdì, 29 Marzo 2024
Microcriminalità / Centro città / Piazzetta San Calogero

Venne derubata della borsa mentre era a cena in un locale della movida, denunciati tre minorenni

I carabinieri sono riusciti ad identificare coloro che hanno messo a segno il furto ai danni della studentessa ventunenne

Sono stati identificati e denunciati alla Procura. Tre gli autori – tutti tunisini minorenni – del furto messo a segno, nella serata di domenica 7, in un locale della movida di piazzetta San Calogero ad Agrigento. Ad essere derubata mentre cenava è stata una studentessa palermitana ventunenne. La giovane era in compagnia di amici e stava trascorrendo una piacevole serata. Aveva appoggiato - senza preoccuparsi, né temere nulla - la borsetta sulla sedia che aveva accanto. All'improvviso però un immigrato che, verosimilmente aveva già adocchiato quella borsa, è entrato in azione e, con una mossa fulminea, ha arraffato la borsetta ed è scappato salendo le scale che portano in via San Vito. Increduli, letteralmente sotto choc, tutti coloro che affollavano il locale e che, appunto, stavano cenando. Scattato l'allarme, sul posto si sono precipitati i carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile che hanno prima perlustrato l'intera zona, via San Vito compresa naturalmente, e poi hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza. Uno l’immigrato che è stato notato durante il furto. Ma evidentemente, per come dimostrato dalle indagini sviluppate dagli investigatori, quel giovane immigrato non era solo. Aveva anzi due “compari”, dei connazionali coetanei.

Derubata della borsetta mentre è a cena in un locale della movida, ladro riesce a far perdere le sue tracce

Avviata l’attività investigativa, i carabinieri della stazione, nei giorni scorsi, sono riusciti a dare un nome e cognome agli autori del furto. Verosimilmente lo hanno fatto anche grazie ai filmati degli impianti di videosorveglianza che avevano ripreso il colpo. I filmati sono stati passati in rassegna, studiati e riesaminati più volte. E avrebbero, a quanto pare, rappresentato la chiave di volta. A finire nei guai sono stati tre tunisini diciassettenni, ospiti di una comunità d’accoglienza del centro. Tutti sono stati appunto deferiti, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Palermo.

I militari dell’Arma sono riusciti a recuperare anche parte della refurtiva che è stata, naturalmente, subito riconsegnata alla vittima. 

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