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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

"Deruba quindicenne in un bar minacciandolo con un coltello", condannato diciannovenne

Un anno e sette mesi di reclusione sono stati inflitti a Simone Gennaro, cade l'accusa di lesioni e quella di rapina viene riqualificata

Un anno e sette mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena e la revoca dei domiciliari ai quali era sottoposto dal 22 settembre. Sono stati inflitti dai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, nei confronti del diciannovenne Simone Gennaro, arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere rapinato un quindicenne con un coltello in un bar del viale della Vittoria, a Canicattì.

La pena decisa è ampiamente inferiore ai quattro anni e sei mesi di reclusione che erano stati chiesti dal pubblico ministero Paola Vetro. I giudici, infatti, accogliendo anche parte delle tesi difensive, sostenute dagli avvocati Calogero e Ilaria Sferrazza, hanno assolto il giovane dall'accusa di lesioni e riqualificato quella di rapina in “furto aggravato dall'uso del coltello”. Il giovane, secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbe strappato dalle mani del minorenne una banconota da 10 euro che stava usando per pagare il suo conto.

Quando il ragazzino lo inseguì per tentare di recuperare i soldi, Gennaro lo avrebbe minacciato di morte ("ora ti ammazzo, cosa inutile") e avrebbe brandito un coltello per evitare di restituirgli la banconota. Poi la fuga, bloccata dai carabinieri alcune ore dopo. Secondo i giudici si è trattato di furto aggravato e non di rapina. Per questo la pena è stata più contenuta. L'accusa di lesioni, per la quale è stato assolto, scaturiva dall'avergli provocato "uno stato di ansia da aggressione" tentando di colpirlo con un coltello. 

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