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Giovedì, 28 Marzo 2024
Tribunale / Canicattì

Ruba cinque quintali di pesche ma l'agricoltore lo perdona: prosciolto

Il ritiro della denuncia, con la riforma Cartabia, fa scattare il proscioglimento anche in presenza delle aggravanti: altri tre ladri non sono stati mai individuati

Non doversi procedere per remissione di querela: il ritiro della denuncia, anche in presenza di due aggravanti, in seguito alla riforma Cartabia fa scattare il proscioglimento e così il trentunenne Giuseppe Vellenti esce indenne da un processo per furto. La sentenza è stata emessa dal giudice Andrea Terranova che ha accolto le stesse richieste del pubblico ministero Margherita Licata e del difensore, l'avvocato Fabio Inglima Modica.

La vicenda al centro del processo risale al 24 agosto del 2020. Un agricoltore, che conduceva un terreno a Canicattì, si accorse che qualcuno aveva prelevato mezza tonnellata di pesche e le aveva caricate su un'auto col motore acceso. La vittima aveva provato a togliere le chiavi, allontanarsi e chiamare i carabinieri.

I ladri, tuttavia, dovevano avere una seconda chiave perchè sono riusciti ugualmente a fuggire con la refurtiva. L'agricoltore è riuscito comunque ad annotare il numero di targa e accorgersi che all'interno del veicolo - di proprietà di una donna che ha riferito essere in uso al genero ovvero Vellenti - c'erano altre tre persone. A processo è finito il solo trentunenne con l'accusa di furto pluriaggravato dall'avere sottratto beni "esposti alla pubblica fede" e dall'avere agito in più di tre persone.

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