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VIDEO | Inchiesta "Alta tensione", il capitano Fusco: "Storia di corruzione che va avanti da anni"

Due verificatori dell'Enel sono rimasti coinvolti in un'operazione dei carabinieri - denominata "Alta inchiesta" - che ha permesso di scoprire furti di energia elettrica "gestiti" - secondo l'accusa - dai due stessi verificatori che "facevano attività di installaggio e verifica del cosiddetto 'sorcio' - ha spiegato, nell'intervista, il comandante dei carabinieri della compagnia di Agrigento - . Il 'sorcio' è un marchingegno che viene installato oltre al contatore e che serve a trafugare energia elettrica". Il tutto, dietro compenso economico.

A denunciare è stato un commerciante che è stato raggirato. "Un'intensa attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche e ambientali - spiega il capitano dei carabinieri Ernesto Fusco - che hanno potuto dimostrare una storia di corruzione sommersa da anni". "I due - ha evidenziato il capitano Fusco - erano tenuti a fare un'attività inversa, cioè trovare questi sistemi. L'Enel ci ha dato una enorme mano ed è parte lesa di tutto questo". 

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