Furti di rame nell'Agrigentino, blitz all'alba: 8 arresti dei carabinieri

I carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno eseguito stanotte 9 ordinanze cautelari (8 arresti e un divieto di dimora) disposte dal gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, su richiesta dei sostituti procuratori Santo Fornasier e Alessandro Macaluso, che hanno coordinato le indagini.

GLI ARRESTATI. In carcere sono finiti Andrei Apetri Costel, inteso Caroi, 25 anni, e Gheorghe  Tanasa, detto Jimy, 38 anni; ai domiciliari Neica Dumitru Cosmin, 21 anni, Epure Costantin, 25 anni, Lupu Florin, 19 anni, Iancu Valentin, 32 anni, Cobzariu Vasile, 39 anni, e Ciobanu Cristian, 29 anni; divieto di dimora nel territorio del Comune di Ravanusa, invece, per Mohan Oana, 24 anni. Tutte le persone coinvolte nell'operazione sono originarie della Romania, ma residenti a Ravanusa.

Le indagini sono state svolte dalla Stazione di Ravanusa a seguito delle numerose denunce presentate dalle vittime di svariati furti di rame. I militari dell’Arma hanno effettuato puntuali accertamenti che hanno riscontrato quanto denunziato, individuando così il nucleo fondamentale dei ricettatori. I  gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza, raccolti nel corso delle indagini, hanno determinato quindi l’emissione del provvedimento di custodia cautelare.

Anche questa indagine della Procura della Repubblica di Agrigento, diretta dal procuratore della Repubblica Renato Di Natale e dall’aggiunto Ignazio Fonzo, dimostra la "massima attenzione – spiegano gli inquirenti - rivolta ai delitti contro il patrimonio in un contesto di particolare allarme sociale di recente evidenziato, proprio ad Agrigento, dall’attuale ministro degli Interni". 

Le indagini dei carabinieri, su direttive della Procura della Repubblica di Agrigento, continueranno al fine di accertare eventuali altre responsabilità.