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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Dopo i ripetuti sopralluoghi

L'inchiesta sul maxi incendio di Fondacazzo, trovato il punto di innesco delle fiamme e segni di pneumatici

I vigili del fuoco, a margine delle operazioni di bonifica, hanno tracciato e con precisione i confini del fronte di fuoco. Sono ben 60, e non 15 quanto inizialmente sembravano, gli ettari inceneriti

Il punto esatto dal quale è partito l’incendio che ha devastato contrada Fondacazzo è stato individuato. E proprio nei pressi di quella piccola porzione di sterpaglie sono stati riscontrati segni di macchina. Un’autovettura che avrebbe fatto una manovra, infilandosi in mezzo alle sterpaglie. Gli investigatori, nonostante il trascorrere delle ore, non hanno spento i riflettori sullo spaventoso rogo – di natura dolosa – appiccato al bosco di Fondacazzo, fra contrada Santa Lucia e il Quadrivio Spinasanta. I vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento, a margine delle operazioni di bonifica durate praticamente per quasi tutta la giornata di domenica, hanno tracciato e con precisione i confini del fronte di fuoco. Sono ben 60, e non 15 quanto nella tarda serata di sabato inizialmente sembravano, gli ettari inceneriti da uno spaventoso, quanto violento, incendio. Un rogo che ha anche ammazzato dei cani privati, animali che sono rimasti imprigionati all’interno della recinzione dove venivano custoditi e che non sono riusciti a trovare nessuna via di fuga.

Quanto avvenuto in contrada Fondacazzo e al suo bosco è, purtroppo, una storia che si ripete praticamente ogni anno di questi tempi. Servirebbe magari, ma dovrebbero pensarci gli enti competenti naturalmente, piazzare delle foto trappole in tutte quelle località che, sistematicamente e annualmente, vengono prese di mira dai piromani. Le aree verdi sono però assai estese e, naturalmente, i delinquenti piromani potrebbero anche colpire da tutt’altra parte rispetto a dove vengono collocati i sistemi di sorveglianza e protezione.

Polizia e Forestale ha, nelle ultime ore, verificato anche la presenza di eventuali impianti di videosorveglianza, di abitazioni private o attività commerciali ed artigianali. Non vi sarebbero telecamere però, purtroppo, che coprono proprio il punto di innesco. Qualcuno dei residenti, nei minuti immediatamente successivi all’avvio dell’incendio, ha fatto delle registrazioni video con i telefoni cellulari. Ma non si vedrebbero – anche se non ci sono conferme istituzionali al riguardo – eventuali mezzi sospetti. L’attività investigativa, naturalmente, prosegue. Ed anche con la massima determinazione.

L’incendio che ha devastato il bosco di Fondacazzo, ad Agrigento ha sollevato un coro di polemiche e di accuse nei confronti del piromane o dei piromani che hanno creato così tanto danno ambientale e che hanno provato allarme, apprensione e paura, durante le fasi più complicate. Le fiamme sono state infatti tenute in vita, e anzi spinte oltre ogni ragionevole ipotesi, dal forte vento che sabato pomeriggio soffiava sulla città dei Templi.

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